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Giuseppe Conte, il governo rischia di cadere sullo scostamento di bilancio: i cinque voti decisivi

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Il governo di Giuseppe Conte rischia di andare sotto domani - mercoledì 29 luglio - al Senato, quando si voterà lo scostamento di bilancio (il terzo da marzo). Senza una mano del centrodestra il rischio di andare sotto è reale. FdI, Lega e Forza Italia hanno già fatto sapere che garantiranno il loro apporto a determinate condizioni. Il premier Conte ha bisogno di 160 voti per far passare lo scostamento. Nella maggioranza c'è chi giura che non ci sono rischi e che verranno raggiunti 164 voti. 

La somma dei senatori di Pd, M5s, Italia Viva e Leu fa 153. Ammesso che domani siano tutti presenti, avranno bisogno di altri 7 voti. I giallo -rossi andranno a cercarli nel gruppo per le Autonomie e nel Maie. E tra i 6 senatori a vita, però 3 non votano praticamente mai (Napolitano, Rubbia e Piano), mentre gli altri 3 (Monti, Segre e Cattaneo) non fanno mai mancare il loro apporto nei momenti più delicati. Resta da vedere, scrive il Tempo che si è speso nel fare i conti col pallottoliere parlamentare, quale posizione prenderanno altri onorevoli del Misto, come Bonino (+Europa) e Richetti (Azione). Gli occhi saranno puntati anche sui tre fuoriusciti di Forza Italia (Romani, Quagliarello e Berrutti).

 

 

A preoccupare la squadra di Conte sono tutti gli ultimi voti di fiducia in Senato. nessun caso è stata superata la soglia dei 160 voti. L'ultimo voto rassicurante risale all'approvazione a dicembre della finanziaria (166 favorevoli). Nei mesi scorsi sono stati approvati altri due scostamenti di bilancio e, in entrambi i casi, sono passati all'unanimità. Le circostanze, però, è erano diverse. Erano i mesi dell'emergenza. Oggi, il centrodestra pretende rassicurazioni dal governo su come spenderà i 25 miliardi che chiede.

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