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Giuseppe Conte mette mano alle elezioni pugliesi con un decreto legge, il centrodestra insorge: "Precedente pericoloso"

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Il Consiglio dei ministri è intervenuto nelle elezioni regionali pugliesi imponendo la doppia preferenza di genere. Il tutto ha inizio qualche giorno dopo, quando il consiglio regionale pugliese boccia l'introduzione della doppia preferenza di genere. Il sospettato numero uno è l'attuale governatore Michele Emiliano che punta a candidare il virologo di fiducia, Pier Luigi Lopalco. Una situazione incandescente tanto che Giuseppe Conte, che alla sua terra natale, la Puglia per l'appunto, ci tiene, è costretto a intervenire. E così il Cdm - secondo quanto riporta il Giorno - sforna un decreto senza precedenti. O meglio, "un decreto-legge che è una bomba".  Per "assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e l'unità giuridica della Repubblica" (sic), il testo dispone "l'esercizio del potere sostitutivo dello Stato", nei confronti di una Puglia "inottemperante".

 

 

Peccato però che si tratta di un decreto legge e, dunque, per convertirlo in legge deve passare alle Camere. E qui è un bel problema: "Sui decreti in materia elettorale si può chiedere il voto segreto. La maggioranza potrebbe andare sotto. E ci troveremmo con un decreto non convertito a elezioni fatte. Quindi, elezioni da rifare e uno smacco per il governo". Un'asserzione avallata dal pensiero di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi che parlano di "precedente pericoloso". E ancora: "Si crea un incidente istituzionale per far saltare le elezioni. Il Colle vigili".

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