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Partita Iva, i 5 parlamentari e il conduttore tv che hanno incassato il bonus da 600 euro: uno scandalo italiano

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Senza vergogna. Uno scandalo. Uno sfregio agli italiani che stanno pagando davvero la crisi dovuta al coronavirus. Si parla del bonus Inps di 600 euro mensili, poi salito a mille euro, per chi ha una partita Iva. Bonus previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito degli autonomi. Bene, Repubblica rende noto che cinque parlamentari lo hanno incassato. Insomma, a questi non bastavano i 12.439 euro di stipendio netti guadagnati in quanto parlamentari, esclusi benefit e privilegi. Senza farsi alcuno scrupolo, hanno richiesto e incassato quei denari: per ottenerli, era sufficiente inviare una domanda telematica. Ma non è tutto. Perché sempre Repubblica aggiunge che anche un "noto conduttore televisivo" ha chiesto e ottenuto i 600 euro. Insomma, uno che per certo ogni mese portava a casa un signor stipendio. Uno che di quei soldi non ne aveva affatto bisogno. Il caso è stato notato dalla Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell' Inps.

Nulla di illegale, semplicemente scandaloso. Tanto che anche la politica tuona contro gli anonimi che hanno incassato il bonus per la partita Iva (ad ora, i nomi non sono stati diffusi). A tuonare, Roberto Fico, il presidente della Camera: "È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre". Dito puntato anche da parte di Luigi Di Maio, che bolla il caso come "vergognoso, indecente". Inutile stare a raccontarvi il polverone che questa vicenda sta sollevando sui social network.

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