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Luigi Di Maio abbronzato, il New York Times lo fa nero: "In America per cose così ci si dimette o si viene licenziati"

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Per cose come quelle di Luigi Di Maio "in America ci si dimette". Il New York Times non ride del post su Facebook pubblicato dal ministro degli Esteri, e anzi attacca lui e l'Italia. Sui social hanno spopolato i "meme" sull'abbronzatura dell'ex leader del M5s, decisamente "nero" per il troppo sole preso in vacanza. Lui, per una volta, ha reagito con ironia pubblicando su Facebook alcune delle foto-parodia che lo ritraggono, tra cui quella di assistente di colore di un Totò versione capo africano, e promettendo: "La prossima estate metterò la crema 50". Il prestigioso NY Times però prende la vicenda sl serio e scrive che chi ride del "Blackface" (il dipingere la faccia di nero per imitare le persone di colore) "negli Usa si dimette o viene licenziato".

 

 

 

Rilanciare quelle immagini, inoltre, rifletterebbe "la visione provinciale di Di Maio sul mondo, visione che non prende in considerazione le conversazioni globali sul razzismo che avvengono fuori dall’Italia". O ancora: "Per altri invece i meme ignorano la discriminazione subìta dai neri in Italia, dove i migranti africani sono vittime spesso di violenza e intolleranza". Tutto questo, per una manciata di foto ispirate a pubblicità e film. Dallo staff di Di Maio, con un po' di imbarazzo, sono costretti a puntualizzare che il ministro "è  categoricamente contrario a qualsiasi forma di discriminazione o violenza razziale in una qualsiasi forma, E poi lui non si è dipinto la faccia di nero, ma era davvero abbronzato".

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