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Regionali, Alessandro De Angelis: "De Luca ed Emiliano, ha vinto il peggio del Pd"

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Non è ancora finito lo spoglio per le regionali, ma è ormai certo che il centrosinistra abbia avuto la meglio al Sud. Tuttavia per queste vittorie - quelle di Vincenzo De Luca in Campania e di Michele Emiliano in Puglia - non è stata affatto determinante l'appartenenza al Partito democratico. Tutto il contrario. A pensarla così è il vicedirettore dell'Huffington Post Alessandro De Angelis che, durante la maratona di Enrico Mentana su La7, ha definito queste vittorie come le vittorie dei volti peggiori del Pd. "Hanno battuto la destra perché la destra ce l'hanno in casa - ha commentato il giornalista -. Scommetto che la metà degli eletti di De Luca arriva direttamente dall'altra parte, c'è tutta la giunta di Caldoro della volta scorsa". Il riferimento è alle liste a sostegno del governatore della Campania, alcune delle quali hanno raccolto politici di ogni fazione, anche del  centrodestra. Per di più il rapporto tra De Luca e i dem non è per niente sereno, soprattutto se pensiamo che all'inizio il partito voleva fare fuori l'attuale presidente campano, per lasciare spazio a un candidato unico che andasse bene a tutto il governo giallo-rosso. 

 

 

 

Ma lo stesso vale per Emiliano. "Quattro giorni fa ha chiuso la campagna elettorale a Nardò con il sindaco che ha detto che va chiusa l'Anpi e fa le manifestazioni con il braccio alzato", ha continuato il vicedirettore dell'Huffington. Tra l'altro il governatore della Puglia è stato accusato da molti di voto di scambio, per via di una decisione presa a soli sette giorni dal voto. Michele Emiliano, infatti, ha riunito in un teatro a Taranto 200 precari dell'Asl e ha fatto firmare loro contratti di assunzione senza concorso. Azione non del tutto cristallina, che ha fatto destare qualche sospetto. Intanto il segretario del Pd Nicola Zingaretti gongola per la vittoria quasi certa. Insomma, per DeAngelis ha vinto "il peggio della sinistra". Perché? "Perché la destra la hanno in casa", sottolinea, sottendendo (in modo piuttosto vergognoso) che "destra" equivalga a malaffare.

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