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Coronavirus, Franco Bechis contro Giuseppe Conte: "Lockdown mascherati, coprifuoco per non pagare il risarcimento danni"

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Pieni poteri, stato d'emergenza prorogato fino al 2021 e, ora, nuovo lockdown "parziale". Fanco Bechis, sul Tempo, assicura che tra pochi giorni arriverà  un nuovo dpcm a firma Giuseppe Conte per imporre agli italiani una nuova serie di divieti e mini-chiusure. Un salto indietro a maggio, nella speranza che non si debba tornare a marzo e aprile. 

Non devono ingannare, però, le rassicurazioni di Palazzo Chigi sul "mai più nuovi lockdown", perché "il coprifuoco serale con cui verrebbe imposta la chiusura anticipata a tutti i locali (bar, ristoranti, pizzerie, pub etc...) non si sa ancora se alle 22 o alle 23, e una serie di altre limitazioni alla possibilità di incontri o appuntamenti pubblici allo scopo di evitare assembramenti" niente altro sarebbe se non, appunto, un lockdown mascherato. "Tutte decisioni discutibili - puntualizza Bechis -  che ovviamente in un paese libero verranno discusse. Ma se il governo ha in mano numeri e simulazioni che ipotizzano una esplosione non controllata del virus e un sistema sanitario in tilt, può ben difendere la sua precauzione a patto di essere trasparente e chiaro come non lo fu all'inizio della pandemia". Invece, continua il direttore, "sembrano abbastanza confusi, e questo è davvero il rischio più grande". A questo punto, se davvero non c'è via d'uscita, "facciano per decreto legge le chiusure che ritengono necessarie, inserendo in quel testo anche le norme di risarcimento dei danni che inevitabilmente si provocano al sistema produttivo. Perché il governo deve portare la responsabilità di quello che decide". Tradotto: Conte, vuoi richiudere in casa gli italiani che lavorano? Allora paga, per davvero. E invece "l'impressione sgradevole che si sta ricavando da queste decisioni è proprio quella di fare pezzettini di lockdown solo per evitare di dovere risarcire".

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