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Porta a Porta, botta e risposta tra Bruno Vespa e Matteo Salvini: "Il Mes costa poco", "Dobbiamo decidere noi a casa nostra"

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Mes uguale fregatura. Per Matteo Salvini nulla può distoglierlo dalla sua avversione al Meccanismo europeo di stabilità. Nemmeno Bruno Vespa che, nella puntata di mercoledì 7 ottobre di Porta a Porta, tenta di convincere il leader della Lega a prendere i soldi in prestito dall'Europa. Il conduttore del programma di Rai 1 insiste sul fatto che il Mes "costa poco". Inappuntabile se non fosse che l'ex ministro osserva: "Sì, con i titoli di Stato pago l'1 per cento in più ma ci permettono di tenere in casa nostra la decisione sull'età pensionabile, sulle tasse, sui servizi sanitari e sociali". Insomma, accetti il Mes e avrai la Troika con il fiato sul collo.

 

 

Non solo, perché il numero uno del Carroccio non può fare a meno di ribadire che "ad oggi dei fondi europei sindaci e governatori non sanno ancora nulla. Inoltre, nel 2021 dei famosi 209 miliardi ne arrivano (forse) 11". In conclusione l'aiuto europeo è sempre ben accetto "se ci aiuta a uscire dal momento di crisi, ma non possiamo dipendere da un ente con sede in Lussemburgo, il debito degli italiani rimanga in mani italiane".

 

 

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