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Sergio Mattarella e l'appello alle istituzioni: "Collaborare anche con osservazioni critiche senza disperderle in polemica"

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Sergio Mattarella lancia un altro messaggio in piena emergenza coronavirus e lo fa dall'assemblea dell'Anci. "Questo virus - ha premesso- è ancora in parte sconosciuto, ma, tra gli altri aspetti, ci rendiamo conto che tende a dividerci. Tra fasce di età più o meno esposte ai rischi più gravi, tra categorie sociali più o meno colpite dalle conseguenze economiche, tra le stesse istituzioni chiamate a compiere le scelte necessarie - talvolta impopolari - per ridurre il contagio e garantire la doverosa assistenza a chi ne ha bisogno. Il pluralismo e l’articolazione delle istituzioni repubblicane sono e devono essere moltiplicatori di energie positive, ma questo viene meno se, nell’emergenza, ci si divide". Un chiaro, anche se non esplicitato, riferimento a Giuseppe Conte. O meglio, l'ennesimo richiamo del capo dello Stato a una coesione e una collaborazione tra governo e opposizione mai esistita prima.

E ancora, per voler essere certo che il messaggio arriva dritto al destinatario: "Dobbiamo far ricorso alle nostre capacità e al nostro senso di responsabilità, per creare convergenze e collaborazione tra le forze di cui disponiamo perché operino nella stessa direzione. Anche con osservazioni critiche, sempre utili, ma senza disperderle in polemiche scomposte o nella rincorsa a illusori vantaggi di parte, a fronte di un nemico insidioso che può travolgere tutti". A rischio c'è la libertà del Paese.

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