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Dpcm Natale, indiscrezioni dal vertice di Palazzo Chigi: coprifuoco anticipato e impianti sciistici chiusi, il nodo del cenone

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I tempi si accorciano e il governo deve ufficializzare quanto deciso per le vacanze di Natale ai tempi del coronavirus. Per questo è in corso a Palazzo Chigi un vertice sulle norme da varare con un  nuovo Dpcm il 3 dicembre. Presenti, oltre a Giuseppe Conte, anche i capi delegazione dei partiti al governo: Dario Franceschini per il Pd, Roberto Speranza per Leu, Teresa Bellanova per Italia Viva e  Alfonso Bonafede per il M5s.

Secondo le prime indiscrezioni il governo non ha alcuna intenzione di aprire gli impianti sciistici, così come non è orientato a limitare gli spostamenti trasfrontalieri neppure con quelli come l'Austria e la Svizzera dove invece gli impianti potrebbero essere aperti. Sul tavolo anche la possibilità di imporre una quarantena obbligatoria per chi rientra all'estero, mentre ci sono ancora dubbi sugli spostamenti. Il ministro della Salute Roberto Speranza spinge per permettere i solo i trasferimenti tra regioni in area gialla, anche tra parenti di primo grado.

 

 

Da discutere anche il tema più spinoso: in quanti potranno sedersi nella tavola del cenone? Al vaglio una cifra che va dalle sei a un massimo di dieci persone. Un allentamento potrebbe invece interessare i negozi con un prolungamento degli orari di apertura. Tra le ipotesi quella di chiudere i negozi alle 22 per fare scattare il coprifuoco alle 23. Tranne che per i giorni di vigilia che godranno di un regime più permissivo.

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