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Recovery Plan, Giuseppe Conte cerca un super manager per gestire i miliardi dell'Europa: "Chi ha i requisiti necessari"

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Il Recovery Plan sarà gestito da una struttura piramidale. Lo scrive Il Fatto Quotidiano, che dà conto delle indiscrezioni secondo cui a gestire il tutto potrebbe essere un super manager o una sorta di mega commissario: si fa il nome di Vincenzo Amendola, già ministro degli Affari europei. Per il Fatto sarebbe la prima persona che risponderebbe ai requisiti necessari per gestire tale gruppo: oltre alla conoscenza del dossier che è fondamentale, Amendola gode anche di ottimi rapporti con Giuseppe Conte e della fiducia del Pd. Il ministro però venerdì sera si era defilato dall’ipotesi di occupare tale ruolo: “Il tema della governance non riguarda il mio ministero, che è solo di raccordo con Bruxelles, non di esecuzione”.

Ma Il Fatto assicura che “se non lui, altri nel Pd aspirano a quel ruolo” e che proprio sul Recovery Plan “si misura la tenuta della maggioranza”. Intanto si parte dal presupposto che la gestione sarà affidata a una struttura piramidale: “Dunque - si legge sul Fatto - il comitato interministeriale affari europei; un organo politico composto dal premier, dal ministro Gualtieri e dal ministro Patuanelli”. Resta quindi da trovare una figura a cui dovrà rispondere questo gruppo: se la strada del super manager o del mega commissario dovesse rivelarsi non praticabile, allora non è escluso che potrebbero essere impegnate più figure, per i vari capitoli del piano. 

 

 

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