Il tempo stringe. Il voto sul Mes, previsto per mercoledì 9 dicembre, potrebbe essere l'"incidente" che fa cadere Giuseppe Conte. Lo sa bene il Quirinale. Nonostante a detta del Movimento 5 Stelle i dissidenti siano rientrati, ogni scenario è possibile. La votazione sul Meccanismo europeo di stabilità divide infatti gli alleati: da una parte ci sono i grillini da sempre contrari, dall'altra il Pd da sempre favorevole. In mezzo Italia Viva che, attraverso Matteo Renzi, ha fatto arrivare un messaggio forte e chiaro: a scatola chiusa non si vota nulla.
Sergio Mattarella, il retroscena di Dagospia: "Si è inca***, dopo Conte un governo tecnico guidato da Marta Cartabia"
Il monito di Sergio Mattarella ai partiti di maggioranza - stando a quanto scrivono i quirinalisti - è chiaro: se...Il Colle conosce bene le dinamiche e teme che un soccorso dall'opposizione - magari da alcuni di Forza Italia - possa essere solo illusorio. Sarebbe quello che Il Corriere definisce l'ipotesi delle "maggioranze variabili", che vanno contro l'ortodossia parlamentare. Qualora si verificasse un tale caso adesso, per il capo dello Stato Sergio Mattarella si aprirebbe un passaggio politico rilevante, affidato in primo luogo alla sensibilità istituzionale del premier. In sostanza posto che i giallorossi riescano a scavallare la crisi sul Mes, si ballerà comunque fino a gennaio. E fino a quella data si assisterà al gioco del cerino di cui Conte è ormai esperto. Nessuno infatti vuole assumersi la responsabilità di fallire di fronte all'Europa, a maggior ragione dopo il rimprovero giunto dalla Germania sui ritardi del Recovery Plan.