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Dino Giarrusso a L'aria che tira sui pescatori liberati: "Contattato da chi voleva trattare, agiamo in silenzio". Si intesta il merito?

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Liberati i pescatori italiani dopo 108 giorni di prigionia in Libia. La notizia piove anche nello studio de L'aria che tira, il programma di Myrta Merlino in onda su La7, dove ospite in collegamento c'è il grillino Dino Giarrusso, che sulla vicenda sgancia la sua personalissima bombetta. "Se vuoi sui sequestratori una notizia te la posso dare", premette subito interrompendo la Merlino. E così ecco che svela: "Io sono stato contattato da presunte persone che volevano trattare" per la liberazione dei pescatori. "Ho immediatamente avvisato, com'è mio dovere fare, lo staff del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Non ne ho mai parlato perché a parlarne in pubblico si rischia di fare guai, di fare danni. Sono trattative riservate e tutti lo sanno". Dunque, la replica a chi, come Matteo Renzi e le opposizioni, ha criticato il governo per i ritardi: "Io ho rispetto per Renzi e per tutti, ma nei casi precedenti non c'era una guerra interna alla Libia. Vi assicuro che la situazione era molto delicata. Era bene stare in silenzio. Vi assicuro che non era facile", conclude. Insomma, dovremmo forse ringraziare Giarrusso? O, peggio, il governo che ci ha messo "solo" 108 giorni a liberarli?

 

 

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