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Giuseppe Conte, Dagospia: "No del Pd ai responsabili, in quel caso anche i dem toglierebbero l'appoggio al governo"

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La bomba di Dagospia piove nella serata di oggi, sabato 2 gennaio. Si parla della imminente crisi di governo, che Matteo Renzi è determinato ad aprire. E si rivela che Giuseppe Conte, di fatto, non avrebbe alternative: "In un cul-de-sac", per dirla con le parole di Dagospia. Questo perché se il premier " sostituisce i voti dei renziani al Senato con i “Responsabili”, il Partito Democratico toglie l’appoggio al governo e Conte si deve dimettere", aggiunge il sito di Roberto D'Agostino. Già, perché Conte, stando ai rumors, sarebbe pronto a rimpiazzare Renzi e quelli di Italia Viva con nuovi presunti "responsabili". Ma il Pd in quel caso staccherebbe la spina. "Tutti i capataz dem, da Orlando ai riformisti di Marcucci-Lotti-Guerini, da Franceschini a Orfini, compreso il duo Zingaretti-Bettini, hanno dichiarato di essere nettamente contrari alla scialuppa di salvataggio dei Responsabili", aggiunge Dago. Questo perché un governo del genere, ancor più zoppo dell'attuale, potrebbe cadere in ogni occasione e soprattutto perché ogni voto al Senato, con cifre così risicate, aprirebbe un incontrollabile numero di trattative, impossibili da gestire. 

Insomma, secondo Dagospia, tutti consigliano a Conte una crisi pilotata, che non passi per chiedere la fiducia in Parlamento, così come è intenzionato a fare. Unica via d'uscita per il premier, arrendersi su tutto, ovvero "accettare i compromessi sulla gestione del Recovery Fund e cedere l’autorità delegata ai servizi a una persona di sua fiducia. Inoltre, quelli del Pd vogliono portare l’accettazione del Mes sanitario al voto in Parlamento". E ancora, Dagospia aggiunge che Sergio Mattarella è "molto disturbato" per l'incaponimento del premier, tanto che in molti starebbero cercando di convincerlo ad ingoiare il rospo. In ogni caso, non ci saranno elezioni. Su questo, il Quirinale è determinatissimo.

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