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Matteo Renzi contro Mattarella: "Non può dire a un leader politico cosa deve fare"

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Matteo Renzi è ovunque, anche in radio. Il leader di Italia Viva da giorni va promuovendo minacce al governo. Mai un passo in più però. E nell'attesa di una crisi che metterebbe, quasi senza dubbio, Giuseppe Conte alla porta, ecco che il fu premier rincara la dose. "Io non ho mai chiesto la conta in Aula - spiega ai microfoni di Rtl 102.5 -. È stato il presidente del Consiglio a dire: ci vedremo in Aula e ci conteremo lì". Ma il rottamatore ne ha per tutti, anche per il portavoce di Conte nonché ex gieffino: "L’idea di essere asfaltato da Rocco Casalino è un’idea alla quale non avevo pensato quando ho iniziato a far politica - tuona -. Né mi preoccupa né mi esalta questa prospettiva. Io ho proposto dei contenuti. E se la reazione di Conte e dei suoi collaboratori è andiamo in aula e li asfaltiamo, io spero soltanto che hanno fatto bene il conto dei numeri. Se danno queste veline ai giornali, sapete che c’è? Ci vediamo in Senato. Si vedrà che noi difendiamo gli interessi degli italiani, loro che vogliono mantenere la poltrona".

La critica però si fa più seria. Nel mirino di Renzi ci finisce anche Sergio Mattarella. "Il presidente della Repubblica - ricorda - ha detto parole che condividiamo. Ma in Italia il presidente è un arbitro, non dice a un dirigente politico quello che deve fare". Più chiaro di così.

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