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Giuseppe Conte e il mercato delle vacche. "Chi si riunisce oggi": Becchi, la bomba sulla crisi di governo

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Il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa ha convocato la segreteria politica del partito domani alle ore 12. Letta così, sembra una frattaglia politica. Invece la notizia rischia di diventare centrale per l'evoluzione della crisi di governo. Perché in ballo c'è Bruno Tabacci, storico ex democristiano oggi deputato del Misto in quota Udc e vera chiave di volta per la sopravvivenza di Giuseppe Conte. Se Tabacci "garantisce il simbolo ai responsabili", suggerisce Paolo Becchi, attento osservatore di quanto sta accadendo nella piccola galassia degli ex grillini ed ex forzisti, allora il premier "va al Conte Ter e si libera di Matteo Renzi". 

 

 

 

Uno scenario che ovviamente getta nello sconforto Becchi, perché "in un paese democratico, constatato che qualsiasi maggioranza sarebbe il prodotto di accordi indecenti, si andrebbe al più presto a elezioni per dare al paese un parlamento e un governo autorevoli. Ma noi evidentemente dopo un anno di Dpcm abbiamo perso il senso della democrazia". Ecco dunque la lettura corretta della sfida di ieri tra Conte e il leader di Italia Viva: "Renzi ha lanciato la sfida e Conte ha accettato. Renzi  è convinto che Conte non abbia la maggioranza in Senato ed inoltre il presidente della Repubblica ha fatto capire che non vuole una maggioranza raccogliticcia. 
Per uscirne Conte ha una un’unica possibilità :sostituire un piccolo partito con un altro piccolo partito in modo da evitare lo spettacolo indecoroso del mercato delle vacche". 

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