“Era un voto importante, ci ho pensato fino all’ultimo secondo”. Ultimissimo, verrebbe da dire, tanto che Lello Ciampolillo ha scatenato una baraonda in Senato, costringendo la presidente Maria Elisabetta Casellati a ricorrere al “moviolone” per assicurarsi che i voti dell’ex senatore del M5s (espulso per la storia dei mancati rimborsi) e di Nencini fossero validi. “Quando mi sono avvicinato - è stata la ricostruzione di Ciampolillo - la presidente mi ha chiesto di esprimere il voto. Io ho detto sì, subito dopo è stata sospesa la seduta. Dietro c’era anche il collega Nencini, poi alla fine con il moviolone è stato possibile verificare che era tutto regolare”. Gli interrogativi sono però tanti: perché ha tardato così tanto per votare? Qualcuno lo ha convinto, e se sì, in cambio di cosa? “Di nulla, bisogna anteporre l’interesse della nazione a quello dei singoli partiti - ha dichiarato Ciampolillo - in questa difficile situazione sanitaria ed economica non si può affrontare una crisi di governo. Il Paese ha bisogno di un governo che operi e non di queste sceneggiate da prima Repubblica”. E allora perché ha votato la fiducia a Giuseppe Conte? “Io… io…”, è quanto è riuscito a balbettare, eludendo pure la domanda su un eventuale rientro nei 5 Stelle in cambio di questo voto a favore.
Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev