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Nicola Zingaretti, "siamo pronti a tutto": anche a calare le braghe davanti a Renzi? Il punto più basso del Pd

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“Per noi è possibile farlo (un nuovo governo Conte, ndr), ci sono le condizioni. Ancora una volta faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo”. Parole di Nicola Zingaretti, che come di consueto ci è fermato a fare la sua dichiarazione alla stampa dopo l’incontro con Roberto Fico, incaricato da Sergio Mattarella di “esplorare” la possibilità di ricostruire la maggioranza giallorossa attorno a Giuseppe Conte. Il Pd non si smentisce mai e ovviamente non ha alcuna intenzione di lasciare l’esecutivo: ormai ci ha fatto il callo a governare senza essere eletto… 

Quello che Vito Crimi aveva poco prima definito come “cronoprogramma dettagliato” da far firmare a tutti, per Zingaretti è un “programma di fine legislatura”: nella sostanza è la stessa cosa, solo che il segretario dei dem ha fatto demagogia facendo finta che tale soluzione sia in “assoluta sintonia con la voglia degli italiani di rimettersi in piedi e di guardare al futuro con speranza e fiducia”. Ha omesso di dire che la maggioranza del paese non vorrebbe mai un altro governo Conte, men che meno con il Pd. “Abbiamo sempre fatto prevalere la volontà di salvaguardare il bene comune”, si è giustificato Zingaretti. 

“La pandemia, la campagna di vaccinazione, la crisi sociale e l’opportunità dei soldi europei impongono alle forze politiche la necessità di fare in fretta e di dare sicurezza al nostro paese”, ha aggiunto il segretario dem, secondo cui ci sono le condizioni per realizzare tutto ciò. Per arrivare al “patto di fine legislatura” è però obbligatorio sedersi nuovamente al tavolo con Matteo Renzi: “Riprendiamo da subito il lavoro di confronto che partì il 5 novembre 2019 - ha esortato Zingaretti - e che comunque ha rappresentato una buona base di incontro. Da parte nostra c’è la volontà e lo spirito costruttivo indispensabile per ottenere risultati”. 

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