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Sandra Zampa, la sottosegretaria silurata dal Pd: "Neanche una telefonata da Zingaretti, sono dispiaciuta"

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“Ho appreso dai mezzi di comunicazione e dalla stampa che non ero nella squadra dei sottosegretari”. Così Sandra Zampa non ha nascosto la sua amarezza ad affaritaliani.it, che l’ha contattata proprio per documentare il suo umore all’indomani della pubblicazione ufficiale della lista dei sottosegretari. Lei che occupava un ruolo importante al ministero della Salute è rimasta a sorpresa fuori: inaspettato, dato che la Zampa nel governo giallorosso presieduto da Giuseppe Conte era spesso nei salotti televisivi ad anticipare le misure anti-Covid, specialmente in quello di Lilli Gruber a Otto e Mezzo. 

 

 

Alcune sue dichiarazioni erano state anche particolarmente impopolari, ma la Zampa sembrava comunque una personalità rispettata all’interno del precedente esecutivo. Eppure è stata fatta fuori senza troppi complimenti dalla squadra di Mario Draghi, senza neanche ricevere una chiamata da Nicola Zingaretti: “No, nessuna telefonata”, ha svelato ad affaritaliani.it. 

 

 

“Se mi aspettavo l’esclusione? In qualche modo lo avevo capito, visto che da qualche ora nella giornata di ieri circolava la bozza dei sottosegretari e il mio nome non c’era”, ha aggiunto la Zampa. La quale non ha voluto dirlo a chiare lettere, ma scoprendo in questo modo la sua esclusione ha provato la sensazione di una vera e propria doccia fredda. “Delusa non è la parola esatta per esprimere il sentimento che mi contraddistingue. Diciamo che sono dispiaciuta - ha sottolineato l’ex sottosegretaria - perché non è stato compreso il valore della sanità e perché il mio partito ha rinunciato alla delega alla sanità”.

 

 

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