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Italia Viva, il tam-tam: Matteo Renzi lascia il partito? Lui smentisce, i dubbi restano

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Italia Viva di Matteo Renzi è stata protagonista quotidiana della politica per almeno due mesi, per aver fatto cadere il Conte Bis e aver favorito l'ascesa a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Ma i sondaggi rimangono sempre al minimo storico: per Swg sono poco oltre il due per cento. Il progetto non è decollato e deputati e senatori si interrogano sul proprio futuro. E l'intensa attività extra-politica di Renzi (quattro viaggi fra Africa e Medio Oriente in due mesi incontrando principi ereditari, sceicchi e capo di Stato), non rassicura i peones di Italia Viva.

 

 

 

"Non è che ci lascia?", è la domanda "che si pongono gli stessi eletti che hanno paura di essere finiti in una sorta di bad company politica", scrive Repubblica. "No, non me ne vado mica", ha però già replicato Renzi. Che ha già in mente nuove idee come la Primavera delle idee, una scuola di formazione politica con 500 giovani programmata per inizio settembre a Pontedilegno e una nuova Leopolda a novembre. Ma dentro al partito c'è chi chiede una struttura vera del partito. e c'è anche chi propone primarie per la leadership. "Dobbiamo fare un salto di qualità e strutturarci sul territorio: altrimenti rimarremo un gruppo di parlamentari destinato a sciogliersi alle prossime elezioni", spiega il senatore Leonardo Grimani.

 

 

Renzi viene anche criticato per i suoi ultimi comportamenti. Per il deputato Camillo D'Alessandro, "sul rinascimento arabo o la sua presenza al Gp del Bahrein mentre l'Italia è in semilockdown creano un problema di percezione da parte della gente di cui dovrebbe farsi carico. Ma sia chiaro: se siamo fermi al due per cento non è perché Matteo è antipatico ma perché la gente non sa in quale area politica finirà il proprio voto. Ecco il motivo per cui chiedo da tempo un congresso. Per me la collocazione è chiara ed è il centrosinistra, altri la pensano diversamente", chiarisce. Ma, per esempio, Davide Faraone per le prossime elezioni per il Comune di Palermo vuole un patto con Forza Italia e a Torino si vorrebbe sostenere il candidato del centrodestra Paolo Damilano. Insomma, acque agitate in Italia Viva. E chissà che, nonostante le smentite, Renzi non si veda in un prossimo futuro più come conferenziere che come politico...

 

 

 

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