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Danilo Toninelli scrive un libro: "Novità sul Ponte Morandi". Parte lo sfottò: "Bene, so come bloccare la porta"

Gianluca Veneziani
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Se ci riesce lui, be', c'è speranza per tutti. Ieri l'ex ministro pentastellato Danilo Toninelli, noto più per le gaffe fatte e gli sfottò subiti che per qualche memorabile impresa politica, ha annunciato l'indicibile. In occasione della Giornata Mondiale del Libro, con buona pace di Shakespeare e Dante, ha fatto sapere sui social che anche lui, sì, sta scrivendo un libro. 

 

Un libro naturalmente scritto «col cuore», come lui disse già del decreto su Genova. Ce lo comunica, con tanto di aria fiera e sorridente mentre sfoglia le sudate carte, avvertendoci che il volume è quasi finito e verterà sulla vicenda del Ponte Morandi, crollato nel 2018, poco dopo il suo insediamento al governo. Danilo Toninelli è stato ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Governo Conte I Ora, a prescindere dal contenuto, è interessante capire se quest' annuncio sia più il segnale del declino dei 5 Stelle che, ormai privati della piattaforma Rousseau, devono ridursi a scrivere libri; o sia piuttosto il sintomo del tracollo inesorabile del mondo dell'editoria che si riduce a pubblicare di tutto, anche il libro del signor nessuno Toninelli. O meglio di Toninulla, come lo chiamava Renzi. 

È vero tuttavia che, dopo il fallimento da ministro, questo suo esordio letterario potrebbe diventare l'inizio di una gloriosa carriera nel mondo delle lettere. Magari il prossimo volume del candidato in pectore al Nobel Toninelli potrebbe essere dedicato al tunnel del Brennero, infrastruttura mitologica da lui stesso inventata: sarebbe un bestseller di fantascienza. O magari, per dare seguito al testo che sta elaborando, il Philip Roth dei 5 Stelle potrebbe spiegare come trasformare un viadotto in un posto per picnic, fedele a quanto disse del nuovo ponte di Genova in costruzione: «Bisogna renderlo un luogo vivibile, un luogo di incontro in cui le persone si ritrovano, giocano, mangiano». In alternativa il Vate Danilo potrebbe partorire il manuale «Come fare l'ecologista col culo degli altri»: autobiografia sulle sue campagne a favore delle auto elettriche, mentre lui aveva appena acquistato un suv diesel. 

 

Ma forse, restando sul genere autobiografico, l'ex ministro farebbe bene a puntare su qualcosa tipo «Lo smemorato di Governo», citando tutti i «non ricordo» con cui, a distanza di soli 2 anni, aveva detto di non avere memoria della vicenda Open Arms che pure lo vedeva coinvolto. La sua nuova vita da scrittore pare piacere fino a un certo punto ai suoi seguaci, alcuni dei quali addirittura lo preferivano ministro. C'è chi, appena letto l'annuncio dell'imminente pubblicazione, commenta sui social «Ottima notizia, ora so come bloccare la porta quando c'è corrente d'aria», c'è chi la mette in parallelo a un altro bestseller dei politici dei nostri tempi («Dopo il capolavoro di Speranza, non vediamo l'ora di leggere questo nuovo monumento della letteratura italiana») e c'è chi augura a Toninelli un'affermazione di tipo scatologico: «Se lo pubblica con le pagine a strappo, potrà avere un grande successo!». Ora non resta che aspettarsi un volume di grammatica italiana con sezione speciale sui congiuntivi curato da Giggino Di Maio.

 

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