Cerca
Logo
Cerca
+

Virginia Raggi, "la Caporetto Recovery Plan". Soldi, la fotografia del disastro M5s

  • a
  • a
  • a

Il Recovery Plan "la Caporetto di Virginia Raggi". Repubblica picchia durissimo sulla sindaca di Roma, accusata di non aver sfruttato la grande occasione, probabilmente irripetibile, per sfruttare la pioggia di miliardi che cadrà anche sulla Capitale. "A Roma non mancano le idee - si sottolinea -. Manca la volontà politica, perché provarci genera conflitti". 

 

 

 

 

 

I numeri sono impietosi: il Campidoglio ha chiesto 25 miliardi, di cui 12 per mobilità, opere e progetti candidati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Evidentemente, i progetti non hanno convinto il premier Mario Draghi. "Ne arriveranno verosimilmente meno della metà - sottolinea ancora il quoridiano diretto da Maurizio Molinari -, forse 9, solo mezzo miliardo per le infrastrutture e di sicuro anche a questo giro non verrà finanziato nemmeno un chilometro in più di nuove metropolitane".

 

 

 

 

 

"A pesare la lentezza nel definire i dossier al Campidoglio ma soprattutto la carenza di personale di 'fascia alta' nei dipartimenti e negli uffici dove si definiscono queste opere". Una tara della burocrazia capitolina con cui la Raggi deve fare i conti e che la sindaca grillina, nei suoi anni di mandato, non è riuscita minimamente a cancellare, anzi.

"Non si tratta di una punizione intenzionale tantomeno di un dispetto politico all'attuale maggioranza grillina - chiosa il quotidiano, vicino al Pd di Enrico Letta -, piuttosto la situazione della capitale è la fotografia di un fallimento politico, la miopia del sistema-Italia nel guardare 'oltre la pandemia'". Anche perché le opere per essere finanziate dovranno essere concluse entro il 31 agosto 2026 e devono essere già in stato di avanzata progettazione. E il Comune di Roma, in questo senso, è ancora in grave ritardo. 

"Sul fronte dei trasporti la giunta Raggi dovrà accontentarsi delle risorse sufficienti per le opere finalizzabili entro i termini previsti. La funivia Casalotti-Boccea, la tranvia sulla Togliatti e forse il tram su via dei Fori imperiali. Un anno di pandemia non è stato sufficiente alla giunta capitolina per rivedere i propri piani". La speranza dei grillini è che i progetti esclusi dal Recovery vengano "coperti" dal promesso fondo complementare, del valore di circa 30 miliardi. 

Dai blog