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Giovanni Brusca libero, la rabbia di Giorgia Meloni: "Vergogna e schiaffo alle vittime. Noi non vi dimenticheremo"

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Anche Giorgia Meloni punta il dito per la scarcerazione di Giovanni Brusca, l'assassino di Giovanni Falcone, l'uomo che ha premuto il tasto che ha innescato la strage di Capaci, la belva che torturò, uccise e sciolse nell'acido un bambino, il figlio di un pentito. Dopo 25 anni, Brusca ha infatti pagato il suo debito con la giustizia. Un debito "scontato" dal suo essere pentito o presunto tale, dal suo essere collaboratore di giustizia. Quella giustizia per la quale ha ucciso la bellezza di 150 persone. Eppure, come detto, è già libero.

 

E come detto, la leader di Fratelli d'Italia si è unita al coro di sdegno. Lo ha fatto su Twitter, rilanciando un'immagine con i volti di alcune delle vittime di Brusca, in calce il commento "noi non vi dimentichiamo". Dunque, di suo pugno, la Meloni ha scritto: "La scarcerazione di Giovanni Brusca rappresenta una vergogna, uno schiaffo morale a tutti coloro che sono caduti sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Il mio pensiero è rivolto alle vittime innocenti uccise dalla mafia. Noi non dimentichiamo i nostri eroi", conclude Giorgia Meloni.

 

Per inciso, anche Matteo Salvini aveva mostrato il suo sdegno: "Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la 'giustizia' che gli Italiani si meritano". Dal Pd, anche Enrico Letta ha stigmatizzato quanto accaduto: "Tutti gli italiani si sono chiesti come sia possibile. Anche io ho letto le parole di Maria Falcone che è rimasta anche lei colpita umanamente ma quella legge, ha aggiunto Maria Falcone, l'ha voluta anche mio fratello, perché è una legge che ha consentito tanti pentimenti, arresti e ha consentito di scardinare la criminalità e la mafia", ha concluso il segretario del Pd.

 

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