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Silvio Berlusconi, retroscena: "Esodo di massa verso FdI", la federazione di centrodestra e i timori del leader di Forza Italia

 Silvio Berlusconi

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Silvio Berlusconi ci sta pensando, ascolta tutti, ha molti dubbi. Matteo Salvini spinge perché ci sia una federazione del centrodestra di governo (che quindi escluda Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia) con gruppi uniti alla Camera e al Senato. E vuole che si faccia in fretta per presentare liste unitarie già alle prossime elezioni amministrative. Certo in Forza Italia la tensione è molto alta. Riporta il Corriere della Sera in un retroscena che ci sono tanti incerti e anche tanti contrari. Il Cavaliere consulterà oggi 7 giugno i coordinatori regionali in collegamento Zoom, domani i big del partito nel Comitato di presidenza, poi farà la sintesi. Secondo i suoi fedelissimi ci sarà una "mediazione, tale da non scontentare nessuno e accontentare un po' tutti".

 

 

Già al telefono Berlusconi ha dato ragione a chiunque lo chiamasse - favorevoli e contrari - e  ora sta per formulare una controproposta. Del resto non può pronunciarsi con un no secco e bocciare la proposta del leader della Lega e allo stesso tempo non può permettersi di perdere deputati e senatori in Parlamento e voti nelle urne, soprattutto al Sud, dove l'esodo verso Fratelli d'Italia potrebbe essere massiccio. Quindi, per ora deve frenare sui gruppi unici, la prima delle fusioni temute dagli azzurri. "Non la accetteremo mai", sbottano i contrari tra gli azzurri. "La confluenza o la federazione di FI e della Lega è semplicemente un imperdonabile errore strategico e uno strafalcione tattico", afferma Paolo Russo, vicino a Mara Carfagna e potente voce del Sud. Contrarie anche Giusy Versace, Erica Mazzetti, Renata Polverini: "Rischiamo di consegnare elettori alla Meloni".

 

 

Il compromesso potrebbe essere quello che ha in mente Antonio Tajani che pensa a un "maggior coordinamento, proposte comuni, iniziative comuni", una sorta di "patto stretto di consultazione". Eppure in molti credono che non ci possano essere vie di mezzo: "O sarà una federazione vera, con organismi nuovi e incarichi, o non sarà", Di sicuro Berlusconi non può e non vuole rifiutare la proposta di Salvini. Perché la federazione lo convince e lo ha fatto tornare al centro della scena politica.

 

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