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Beppe Grillo minaccia Vito Crimi: "Hai 24 ore per autorizzare il voto, altrimenti sarai responsabile"

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Beppe Grillo minaccia Vito Crimi chiedendo di “autorizzare entro 24 ore il voto su Rousseau”. Altrimenti, scrive su Facebook, “sarai personalmente responsabile delle conseguenze”. A scatenare la querelle è stato il post scritto da Vito Crimi sempre su Facebook, nel quale si spiega che votare sulla piattaforma di Davide Casaleggio non è possibile perché interdetta dal Garante della privacy. Una ricostruzione che Grillo contesta e anzi, chiede che si proceda al più presto con l’elezione del comitato direttivo. Casaleggio, infatti ricorda il Fatto quotidiano, avrebbe conservato una copia degli elenchi degli iscritti su un hard disk protetto però da una password che detiene proprio Crimi.

Secondo però Lorenzo Borrè, avvocato dei dissidenti M5s, la delibera del garante darebbe ragione a Grillo quando recita: “Nelle more della consegna al Movimento dei dati in questione, Associazione Rousseau dovrà astenersi da ogni ulteriore trattamento dei dati stessi, tranne esplicite, specifiche richieste del Movimento“. In pratica spiega Borrè su Facebook: “Una volta che Grillo (il garante) intenda avvalersi delle prerogative statutarie per indire la consultazione per la nomina dei componenti del Comitato Direttivo e richieda -per il Movimento- la votazione su Rousseau, l’associazione che gestisce la piattaforma è abilitata a far svolgere le votazioni, come da Statuto. Ricordo poi che al momento il M5s è privo di legale rappresentante e quindi Grillo, con riferimento alle consultazioni in questione, è l’unico legittimato a formulare la ‘specifica richiesta’”.  Lo scontro di Grillo ora è principalmente con il comitato di garanzia, composto da Roberta Lombardi, Vito Crimi e Giancarlo Cancelleri. Tutti e tre i componenti hanno detto di essere pronti a dimettersi se continua il braccio di ferro con il fondatore e ne hanno contestato i metodi.

 “Beppe Grillo ha indetto la votazione del comitato direttivo impedendo una discussione e una valutazione della proposta di riorganizzazione e di rilancio del MoVimento 5 Stelle alla quale Giuseppe Conte ha lavorato negli ultimi mesi, su richiesta dello stesso Beppe. Pur rientrando fra le sue facoltà indire la votazione, non concordo con la sua decisione. Il voto, tuttavia, non potrà avvenire sulla piattaforma Rousseau, poiché questa è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al MoVimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy”, così recita il post di Vito Crimi che ha fatto infuriare Grillo.

 

 

 

 

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