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Giuseppe Conte chiuso in un salottino per fingere di aver battagliato con Mario Draghi: il clamoroso retroscena di Bisignani

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Se questo è un leader. Si parla di Giuseppe Conte, da poco a capo della sempre più sgangherata e improbabile pattuglia grillina. E si torna a parlare di lui per il clamoroso retroscena vergato da Luigi Bisignani su Il Tempo di oggi, domenica 1 agosto. Dobbiamo tornare all'incontro che si è tenuto all'inizio della settimana tra Conte e il suo successore, Mario Draghi, il vertice a Palazzo Chigi per trovare una mediazione sulla riforma della giustizia.

 

E, nel suo intervento, Bisignani scrive: "Strombazzato da media e social era in agenda il primo «face to face» tra SuperMario e «Giuseppi», il quale rimetteva finalmente piede in quelle stanze e in quei corridoi sui quali per mesi le telecamere dei TG lo hanno ripreso". Dunque, l'uomo che sussurra ai potenti, sottolinea: "I giornali hanno riportato che, per sembrare riservato, il premier defenestrato è entrato dal portone secondario. Varcata la soglia, il piglio azzimato e sicuro di sempre è pomposamente tornato a galla, sgonfiandosi tuttavia subito dopo aver registrato che il premier in carica gli aveva dato udienza, come confermano i testimoni, per appena 15 minuti. Al contrario di quanto raccontato dalle cronache grilline, l’ex avvocato degli italiani non ha affatto sbattuto i pugni sul tavolo, ma ha dato subito il suo appoggio, come peraltro confermato dai fatti, alla riforma Cartabia".

 

E già tanto basterebbe per far sprofondare il presunto avvocato del popolo nel più profondo imbarazzo. Peccato che il meglio debba ancora venire. E questo meglio ce lo offre ancora Bisignani: "Ma qui il coupe de théâtre, frutto, sembra, di una trovata di Rocco Casalino. Uscendo dall’incontro il cittadino onorario di Volturara Appula, pare abbia chiesto sommessamente al padrone di casa, che è rimasto basito, se poteva usufruire di un salottino riservato per fare delle telefonate urgenti. A chi?".

Anche Bisignani ammette che no, probabilmente non sapremo mai chi abbia chiamato, ammesso che lo abbia fatto. Già, probabilmente era tutta una "trovata", una farsa ideata da Rocco Casalino. Tanto che, riprende Bisignani, "più che stare al telefono, sembra abbia solo camminato per la stanza, riavvolgendo il nastro dei suoi ricordi, quando gli italiani aspettavano per ore lui e i suoi incomprensibili Dpcm. Pare che quello del salottino sia stato solo uno stratagemma per allungare i minuti del breve incontro con SuperMario". Uno stratagemma, insomma, per far credere che ci sia stato scontro, che Conte abbia tenuto testa al premier, quando in verità si è subito calato le brache.

 

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