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Green Pass, per entrare in aula al Parlamento nessun obbligo: così la casta si "auto-assolve"?

Pietro De Leo
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L'ipotesi green pass obbligatorio per accedere alla Camera dei Deputati aveva occupato, un paio di settimane fa, parte del confronto politico, mentre erano in gestazione le norme che di lì a qualche giorno sarebbero state rivolte a tutti gli italiani. La Terza Carica dello Stato Roberto Fico prima si era detto contrario al vincolo, suscitando alcuni strali degli eletti (specie in campo centrista e Pd). Poi aveva detto che, per i deputati, sarebbe valso quanto deciso per il resto degli italiani e lo ha ripetuto anche ieri, in un post Facebook: «I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza».

 

 

 

Biblioteca Jotti

In realtà, la soluzione al nodo è un po' una strada a metà. Una delibera del collegio Questori e del Presidente della Camera prevede l'onere del green pass per il ristorante al chiuso, partecipare a convegni, conferenze stampa, eventi culturali. Stesso vincolo anche per usufruire della Biblioteca "Nilde Jotti" e dell'Archivio Storico, così come per partecipare ai concorsi interni. Niente obbligo, invece, per entrare in Aula, e questo qualche malumore lo ha sollevato. La questione non si fermerà a Montecitorio dato che anche al Senato dovrebbe arrivare nel giro di questa settimana una deliberazione in merito. Al di fuori dei Palazzi, intanto, si scandisce la contabilità del virus e diventano più nette, purtroppo, le prospettive per eventuali cambi di colore in alcune regioni. Stando ai numeri diffusi dal bollettino del ministero della salute, tra lunedì e martedì sono 135 i nuovi pazienti ricoverati nei reparti Covid, per un totale di 2454. 9 persone, invece, sono state collocate in terapia intensiva, e diventano così 258. I dimessi o guariti in 24 ore sono 3.615, mentre 27 i deceduti, portan do il numero complessivo a 128.115.

Nelle isole

Quanto alle regioni, invece, particolare attenzione lo suscitano Sardegna e Sicilia. La prima, infatti, ha raggiunto il 10% dei posti in terapia intensiva in cui sono rico verati pazienti Covid, ed è il tasso limite oltre il quale si raggiunge la fascia gialla. Valore che invece è stato superato dalla seconda, arrivando all11%, per quanto sia ancora sotto la soglia d'allerta del 15%. In Sardegna, dalla giunta regionale provano a disinnescare l'apprensione per la stagione turistica. L'isola, spiega l'assessore alla Sanità Mario Nieddu «è ben al di sotto dei limiti che potrebbero comportare un cambio di classificazione, condizione che richiede un superamento contemporaneo dei numeri dei ricoveri in terapia intensiva, di quelli in degenza ordinaria, nonché del numero di contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. Occorre la massima attenzione, ma non siamo a rischio». Il collega al turismo, Gianni Chessa, spiega: «La stagione prosegue con ottime condizioni e ottimi numeri, e andrà avanti senza problemi con la collaborazione e la massima attenzione di tutti».

 

 

 

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