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Green Pass, l'affondo di Armando Siri: "Un ricatto per far saltare i nervi a Matteo Salvini". Lega e governo, le posizioni

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Posizioni fluide nella Lega per quanto riguarda il Green Pass, sul quale si registrano pareri divergenti. Il senatore Armando Siri ha rilasciato un’intervista ad affaritaliani.it in cui ha ribadito le sue posizioni, anche dopo che le norme sulla certificazione verde sono state votate dal Consiglio dei ministri e quindi anche dal Carroccio: “Sono norme ingiustificate e inutili”, ha esordito Siri.

 

 

“Non esiste - ha aggiunto - un contesto di emergenza tale da giustificare in nessun modo restrizioni delle liberà personali e sociali garantite dalla Costituzione. È chiaro che il Covid non è più una questione sanitaria ma politica. C’è qualcuno al governo e negli apparati che ci ha preso gusto a pontificare, vietare, sanzionare e impaurire. Ciò che sta accadendo rivelerà tutta la sua gravità non appena saranno diradate le nebbie della psicosi che sta travolgendo il Paese”. Parole dure, che però contrastano con il fatto che l’epidemia non è stata sconfitta, il vaccino al momento è l’unica arma che impedisce non il contagio, bensì la malattia e la morte.

 

 

Per quanto riguarda le diverse posizioni all’interno della Lega, il senatore Siri ha evitato di entrare in contrasto con il suo partito: “Qualcuno spera di usare il ricatto del Covid per far saltare i nervi a Matteo Salvini ma sta facendo male i conti. È chiaro che si vuole usare questo metodo subdolo per spaccare la Lega ma non succederà. Fosse dipeso da me, però, avrei votato contro il provvedimento in Cdm e poi compitamente in Aula”.

 

 

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