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Matteo Renzi, l'aneddoto su Giuseppe Conte: "Quando parlava lui, prendevamo il caffè", umiliato da un primo ministro straniero

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Giuseppe Conte è uno dei bersagli preferiti di Matteo Renzi, che quando si trova sul palco non disegna fare un po’ di spettacolo. In occasione della presentazione del suo libro Controcorrente, il senatore di Rignano è stato intervistato da Roberto Inciocchi, giornalista di Sky: nel corso della discussione, è venuto fuori un aneddoto sul nuovo leader del Movimento 5 Stelle, “cacciato” da Palazzo Chigi proprio per merito o colpa (a seconda dei punti di vista) di Renzi.

 

 

“Abbiamo incontrato recentemente alcuni amici con un primo ministro di un altro Paese - ha raccontato il fondatore di Italia Viva - stava andando al Consiglio europeo e ci ha detto: ‘Quando parla Draghi, noi prendiamo appunti. Quando parlava Conte, noi prendevamo il caffè”. Al di là di questo aneddoto a favor di popolo, Renzi ha insistito sulla sua nuova battaglia politica, quella che prevede l’abolizione del reddito di cittadinanza.

 

 

Nonostante i precedenti a dir poco sfavorevoli con i referendum, Renzi è seriamente intenzionato a lanciarne uno contro il sussidio grillino: “Raccoglieremo le 500.000 firme necessarie, sfruttando l’importante novità di poter avere le firme online grazie allo spid”. Quando gli hanno fatto notare che anche Matteo Salvini è contrario al reddito di cittadinanza, Renzi ha risposto così: “Quello di adesso deve essere il gemello, visto che Salvini lo ha votato con il M5s”.

 

 

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