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Giancarlo Giorgetti avverte Draghi sui soldi del Recovery: "Dobbiamo assicurarci di avere le risorse per questa sfida"

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Nonostante i primi aiuti europei arrivati all'Italia, Giancarlo Giorgetti non può accantonare alcuni timori. "A me non piace la retorica autocelebrativa - mette le mani avanti il ministro leghista dello Sviluppo economico -. In Consiglio dei ministri ho posto un problema concreto: dobbiamo assicurarci di avere le risorse umane, imprenditoriali, amministrative per una sfida così grande. Ci rendiamo conto di cosa significa assumere nell'apparato pubblico decine di migliaia di nuovi specialisti all'anno? Di cosa significa chiedere al settore delle costruzioni, dopo un decennio di crisi, di sostenere allo stesso tempo le opere del Recovery, gli interventi da sei miliardi per la banda larga e i lavori privati legati bonus del 110%?".

 

 

Per il braccio destro di Mario Draghi non si può dare tutto per scontato e, raggiunto dal Corriere della Sera, non usa mezzi termini: "Non pensiamo di essere pronti, dobbiamo tenere alta l'attenzione. L'esecuzione concreta, sul terreno, è tutto. La norma è importante, ma più importante è la persona che la traduce in fatti. Ci servono imprenditori e funzionari pubblici con le capacità che i nostri padri hanno visto nei protagonisti della ricostruzione post-bellica".

 

 

La situazione non è facile vista la crisi in cui riversa il Paese dopo l'arrivo del coronavirus. Sono tante le situazioni delicate com Whirlpool ed Embraco, ma a tutte - assicura - "ci stiamo lavorando". Una marcia in più può essere comunque data dal Green pass, il certificato su cui si sta focalizzando il braccio di ferro tra governo e sindacati. Il primo intenzionato a renderlo obbligatorio sui posti di lavoro, il secondo no. "Deve essere uno strumento per la sicurezza di tutti - spiega -. La mia proposta di prezzi calmierati sui tamponi va nella giusta direzione e sta diventando realtà. Nell'ultimo Consiglio dei ministri il collega Roberto Speranza mi ha assicurata che anche i tamponi salivari, già usati alle Olimpiadi, potranno essere presto una realtà anche da noi".

 

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