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Matteo Renzi, ago della bilancia nella corsa al Quirinale: "Il nome? Né Draghi, nè Mattarella"

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Nessuno schieramento ha sulla carta i numeri per potersi eleggere da solo il presidente della Repubblica. Matteo Renzi sarà l’ago della bilancia. I partiti di centrodestra sommano 438 elettori, quelli di centrosinistra (senza Italia Viva) 411, nessuno arriva alla cifra di 505: la metà più uno del plenum che sarà chiamato ad eleggere in febbraio il nuovo capo dello Stato. Quindi nessuna delle ipotesi di partenza è favorita. Enrico Letta vedrebbe bene un bis, provando a blindare Mario Draghi a Palazzo Chigi fino al 2023. Anche Leu di Roberto Speranza è favorevole ad un bis. "Ma se l’ipotesi Mattarella è sponsorizzata da uno schieramento solo, il che la indebolisce in partenza, a gelare le aspettative c’è anche la volontà espressa dal Presidente: il quale ha più volte ribadito che sotto un profilo costituzionale non ritiene sia giusto fare un secondo mandato, considerandolo un’anomalia da non ripetere", scrive la Stampa.

 

 

 

I bookmakers intanto scommettono su un tentativo che tutta la destra farà intorno al nome di Silvio Berlusconi: per mostrarsi unita su un candidato di bandiera. Salvini lo ha anticipato. "Il centrodestra numeri alla mano, come prima forza, dirà la sua. Berlusconi ha ragione a farci un pensierino. Ha fatto molto bene a questo paese, se avesse questa ambizione avrebbe tutto il titolo per averla". Se non riuscirà nel colpaccio potrebbe rilanciare il nome di Draghi per un accordo largo. Si affacciano però altre candidature. Come quella di Pierferdinando Casini, il quale "va dicendo che lui i voti li avrebbe, forte di un consenso trasversale come ex presidente della Camera benvoluto dai più. In questo si inserisce il fattore Renzi", scrive la Stampa.

 

 

 

 

Renzi "si butta in queste cose con la sua nota maestria e quindi darà le carte pure stavolta", dicono i suoi. I suoi colonnelli scommettono "su un accordo largo, perché nessuno ce la può fare da solo quindi spunterà fuori un altro nome, uscendo dal dualismo Draghi-Mattarella". Renzi così potrebbe divenire l’ago della bilancia. I suoi 45 parlamentari sommati ai 460 di centrodestra arriverebbero a quel 505 per eleggere un Presidente. Stessa cosa se Renzi facesse un accordo con il centrosinistra, debole in quanto privo della maggioranza assoluta sulla carta: "il che obbligherebbe ad una caccia di voti nel mare magnum del Misto", ricorda la Stampa. Lì però siedono ex grillini e centristi vari che, a sentire le voci di Palazzo, "verranno chiamati uno ad uno dal Cavaliere. Il quale dice a Salvini e Meloni, "voi portatemi i vostri voti ed io mi trovo gli altri'...".

 

 

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