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Giuseppe Conte, il retroscena sul suo sfogo: "Non durerò a lungo?", un avvertimento ai parlamentari M5s

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"Una faticaccia enorme, non credo che reggerò a lungo". Parole quelle pronunciate da Giuseppe Conte che hanno fatto saltare dalla sedia il Movimento 5 Stelle. Il neo leader non ha fatto in tempo a insediarsi che già si tira indietro. Eppure dietro quelle parole potrebbe esserci ben altro che nulla ha a che vedere con la stanchezza. Stando a Repubblica l'ex premier avrebbe voluto lanciare un avvertimento ad alcuni parlamentari.

 

 

Ce l'ha - scrive ancora il quotidiano - con il capogruppo di Montecitorio Davide Crippa, protagonista il giorno prima di una lite furibonda in aula, alla Camera, con il deputato Michele Gubitosa. Crippa si lamentava per il fatto che Conte non condivide abbastanza col gruppo. Per i parlamentari vicini all'avvocato però si tratterebbe di una scusa. Di un metodo che mira a indebolire il leader.

 

 

Ed ecco che "Conte si è a dir poco adirato". Il che potrebbe rafforzarlo nell'idea di cambiare i capigruppo. Poi c'è l'alleanza con il Pd e l'dea dei 5 stelle come perno di quel mondo che a sinistra non si riconosce nel Pd, cara a rappresentanti come Roberto Fico e Stefano Patuanelli. Non sarà comunque facile per il fu avvocato del popolo visto il Movimento sempre più sull'orlo dell'implosione. Basta pensare alle uscite di Alessandro Di Battista in difesa di Virginia Raggi. La sindaca di Roma fa una campagna a sé, con liste sue che prescindono dai 5 stelle, e proprio nel giorno in cui Conte va alla festa dell'Unità a cominciare una strada nuova, sceglie di attaccare il suo avversario Roberto Gualtieri. Insomma, ne vedremo di belle. Sempre che Conte non lasci e al suo posto arrivi una nuova personalità.

 

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