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Giuseppe Conte si tira già indietro: "Leader del Movimento 5 Stelle? Una faticaccia, non durerò a lungo"

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Non ha fatto in tempo a insediarsi che già Giuseppe Conte pensa alla fine della sua leadership nel Movimento 5 Stelle. Lo ha ammesso lui stesso durante un comizio nel Modenese: "Siccome non ritengo di essere infallibile, e nemmeno vedo un orizzonte così lungo, ve lo dico francamente: questo è un impegno stressantissimo. Lavorare così per il bene comune è una faticaccia enorme, quindi non credo che la potrò reggere anche fisicamente a lungo. Spero, e faremo in modo, che ci sia qualcuno più bravo di me, quando sarà il momento. Però questo progetto è forte e dovete appoggiarlo, non lasciamo che altri parlino con le voci vostre". La frase fa il giro d'Italia e poco dopo Conte è costretto a "rettificare": 

"Ho detto, ed è la verità, che se si assume una responsabilità del genere, sia come premier che alla guida di una forza politica, e lo si fa con serietà, per i cittadini, per il bene comune, vi assicuro che è un impegno enorme che richiede un grande e costante sforza fisico, ed è questo che volevo dire, non che sono stanco. C'è tanto entusiasmo, voglia di lavorare per il paese e lo faremo a lungo. L'entusiasmo che c'è tra le gente ci dà la consapevolezza di un compito di responsabilità che vogliamo assolvere pienamente". 

 

 

Pochi minuti prima l'ex premier, a chi aveva di fronte, aveva spiegato che il Movimento non sta "chiedendo un voto, io in passato dei voti gli ho espressi ma mi sono anche pentito. Vi chiedo - si è rivolto alla platea di simpatizzanti - qualche cosa di più di un voto: di condividere un progetto. Questo progetto lo porteremo avanti a dispetto della tornata elettorale, ha forti gambe e serve al Paese". E a chi gli ha chiesto dell'alleanza con il Partito democratico, il leader grillino non ha esitato: "La traiettoria politica è sempre quella: il dialogo col Pd è inteso, c’è molta affinità per quanto riguarda alcuni obiettivi di fondo. Dobbiamo rafforzare questo dialogo per presentare un progetto Paese, per condividere gli obiettivi e sfruttare questa sinergia". 

 

 

Sulla stessa lunghezza d'onda con Enrico Letta, segretario dem, anche in tema Quirinale. "Letta propone di rinviare a gennaio il dibattito sul Quirinale? Lo dico da tempo, questo toto-Quirinale fa male al governo e quindi al Paese. Si rischia creare una distrazione, noi dobbiamo sostenere il governo e assicurare che rimanga concentrato", ha concluso Conte rimandando la previsione sul post-Mattarella. 

 

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