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Massimo Cacciari, come cambia la corsa al Colle: "Salvini e Letta non sono scemi...", tutto già scritto?

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Massimo Cacciari è molto richiesto per commentare i risultati emersi al primo turno delle elezioni amministrative. Risultati che per ora sorridono molto di più al centrosinistra che al centrodestra, con quest’ultimo che però può ancora salvare la situazione con i ballottaggi di Roma e Torino. Intervistato da Alberto Maggi su affaritaliani.it, per l’ex sindaco di Venezia il dato principale emerso dalle urne è “la sconfitta di Salvini che costringerà la Lega a resettarsi profondamente”.

 

 

Una questione che però non intacca minimamente il governo presieduto da Mario Draghi, ma che riguarda unicamente gli equilibri interni al Carroccio: “Dovrà con maggiore decisione seguire la linea dei presidenti di Regione e di Giorgetti”. Ciò però non significa che la leadership di Matteo Salvini sia a rischio: “Assolutamente no - ha dichiarato Cacciari - non sono così matti da suicidarsi con la scadenza del Quirinale e poi le elezioni politiche. La Lega va incontro a una fase di riorganizzazione, la fase populista, sovranista e salviniana si è chiusa con queste elezioni”.

 

 

A proposito di Quirinale, Cacciari è sicuro che Enrico Letta non accetterà la sfida di Giorgia Meloni, che ha proposto di votare Draghi come prossimo presidente della Repubblica e andare a votare subito: “Ma figuriamoci, neanche per sogno. Letta sa perfettamente che se si vota domani per le politiche vince il centrodestra, non è mica scemo. La mia proposta è che eleggano una donna: Marta Cartabia, brava e preparata e a Palazzo Chigi Draghi fino al 2023. È sicuramente la soluzione ideale ed è la mia proposta a tutti i partiti”.

 

 

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