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Sergio Mattarella, la visita con 3 mesi di anticipo: la leggerezza con cui svela il suo futuro

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Nel nuovo libro di Bruno Vespa Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando) si parla del fatto che l'attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella abbia cominciato a visitare case in affitto in una zona residenziale di Roma, per poter trasferirsi all'inizio di febbraio 2022, quando scadrà il suo settennato al Colle. Per Vespa, "questo è stato il secondo segnale concreto dell'indisponibilità del presidente della Repubblica a prolungare la sua permanenza al Quirinale".

 

 

 

Vespa va a fondo nella sua analisi politica e spiega come Mattarella da tempo abbia già deciso di lasciare il Quirinale. La data che segna questo spartiacque è subito dopo l'estate: "Il primo segnale c'è stato il 10 settembre, quando il Quirinale ha annunciato la visita di congedo del capo dello Stato dal papa il 16 dicembre 2021. Non è abituale che una comunicazione del genere avvenga con oltre tre mesi di anticipo. È più probabile che al rientro dalle vacanze il presidente della Repubblica abbia subito voluto troncare le voci di una sua possibile rielezione",srive il conduttore di Porta a Porta.

 

 

 

 

Infine Vespa chiarisce l'ultimo punto che sancisce definitivamente la non volontà di Mattarella di non essere in corsa per la rielezione. "Il terzo segnale si è avuto il 15 ottobre, con la nomina a consigliere di Stato del suo consigliere giuridico Daniele Cabras. Mattarella è stato eletto dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, il quale accettò di prorogare per due anni il suo mandato in una situazione politica drammatica e con il sistema costituzionale bloccato. Quella situazione è oggettivamente irripetibile e gli auspici perché Mattarella accetti di rimanere in carica per un biennio, accompagnando il paese alla scadenza naturale della legislatura nel 2023, sono obiettivamente di cattivo gusto", conclude Vespa. Il perché è prestospiegato un presidente che accetta di essere rieletto lo fa solo per un mandato pieno no a termine. Il caso del Napolitano bis - ricorda Vespa, fu solo una eccezione.

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