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Giorgia Meloni, vaccino e reazioni avverse: "Perché il governo non si prende l'impegno degli indennizzi?"

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"Non capisco perché il governo non metta nero su bianco che è pronto a indennizzare di fronte a eventuali cause avverse": Giorgia Meloni ha affrontato la questione vaccino in un'intervista con La Stampa. La leader di FdI, nello specifico, ha spiegato che "un atto del genere sarebbe il modo più efficace per tranquillizzare persone preoccupate. Devi dire che credi in quello che stai facendo, altrimenti sei tu che fomenti i No vax, non l’opposizione". Poi ha ribadito di essere favorevole all'immunizzazione, ma allo stesso tempo ha detto che il vaccino da solo non basta a contrastare il Covid.

 

 

 

"È stata fatta moltissima confusione, il governo ha dato informazioni sbagliate che hanno portato a comportamenti imprudenti", ha proseguito la leader dell'opposizione, inserendo tra i comportamenti sbagliati dell'esecutivo anche il tipo di comunicazione utilizzato: "Quando Draghi si presentò alla conferenza stampa sul primo Green Pass dicendo che con quello le persone che entravano in un posto avevano la certezza di non contagiarsi, dava un’informazione errata. Così come ha sbagliato quando ha esteso la durata del Green Pass da 9 a 12 mesi e io chiedevo scusate, ma sulla base di quali evidenze?".

 

 

 

Parlando della corsa al Quirinale, poi, la Meloni ha mostrato qualche perplessità su Mario Draghi: "E' una persona dotata di grande autorevolezza, ma oggi non ho gli elementi per dire come voterebbe Fratelli d’Italia davanti a una sua candidatura al Quirinale". La presidente di FdI ha chiarito anche che per lei le elezioni non sarebbero necessarie solo nel caso in cui il premier andasse al Quirinale, ma in ogni caso: "Credo che il mandato del premier sia strettamente legato alla figura di Mattarella. Con un nuovo presidente della Repubblica si dovrebbe tornare a elezioni, chiunque egli sia".

 

 

 

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