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Renato Brunetta premier? "Lo prevede la Carta": la confessione del "ministro più anziano" ai suoi amici

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C'è chi guarda alla corsa per il Quirinale con un occhio attento, soprattutto se Mario Draghi dovesse lasciare Palazzo Chigi per essere eletto al Quirinale. Si tratta di Renato Brunetta che, in qualità di ministro più anziano, potrebbe diventare premier. Lo stesso ministro della Funzione Pubblica - secondo la Stampa - lo avrebbe confidato ad alcuni intimi, "sarebbe una soluzione tecnica, prevista dalla Carta", scrive il Quotidiano. Brunetta, in quel caso, dovrebbe traghettare il governo per qualche ora o giorno, per vedere poi cosa potrebbe succedere. Il suo ruolo potrebbe essere una garanzia anche per Draghi, visto che è un esponente del centrodestra e potrebbe tenere dentro la Lega, tentata dall'uscire dal governo con l'addio di Draghi a Palazzo Chigi.

 

 

L'alternativa, senza la Lega, sarebbe quella dell'ipotesi del governo Ursula, con una maggioranza fatta da socialisti, popolari e grillini, la stessa che elesse Von Der Leyen a capo della Commissione Europea. Questo sogna Brunetta scrive la Stampa e forse anche Mario Draghi. "Sempre che la diffidenza dei partiti e il conseguente caos non portino tutti ad andare a bussare alla porta di Mattarella e a mettersi in ginocchio per un bis", riporta la Stampa riferendosi a Draghi.

 

 

Draghi ha insistito molto sull'unità nazionale perchè con quella può arrivare al Quirinale. Senza la Lega l'intero edificio della maggioranza potrebbe crollare e trascinarsi dietro le ambizioni del Quirinale. A meno che il M5S, il Pd, Leu e Forza Italia non trovino ragioni sufficienti per rimanere assieme e arrivare alla fine della legislatura con la Lega e Fratelli d'Italia all' opposizione. Sarebbe però un piano B. Il primo obiettivo di Draghi è tenere dentro la Lega. Infatti è controllatissimo in ogni risposta, anche quando svicola sui temi etici, come la cittadinanza ai figli degli stranieri e l'eutanasia, temi che non piacciono alla Lega.

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