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Mezz'ora in più, Matteo Salvini: "La Russia? Dovevamo dialogare per non regalarla alla Cina", cosa cambia adesso

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"Un conto è avere rispetto per la storia e la cultura della Russia, un conto è tutelare le imprese italiane che fanno scambi commerciali con la Russia che è una grande terra di civilltà, un conto è difendere chi scatena una guerra": Matteo Salvini ha risposto così a Lucia Annunziata a Mezz'ora in più sulla questione ucraina. La conduttrice ha fatto notare al segretario della Lega che la sua opinione sulla Russia, prima dello scoppio della guerra, era molto diversa da quella attuale. Il leader del Carroccio allora ha spiegato che una guerra cambia tutto. 

 

 

 

"Con Putin, come uomo di governo di importanza mondiale, hanno lavorato Prodi, Berlusconi, la Merkel, presidenti americani, l'Ue, Enrico Letta, ma è giusto, è ovvio - ha proseguito Salvini, in collegamento con la trasmissione di Rai 3 -. Ho sempre ritenuto che bisognasse dialogare con la Russia per evitare di lasciarla nell'area di influenza cinese". Uno dei motivi alla base dei rapporti con la Russia, quindi, aveva a che fare con il contrasto di un'altra grande potenza mondiale. 

 

 

 

Salvini, tra l'altro, ha fatto notare pure che in passato "le sanzioni contro la Russia non risolsero nessun problema". In ogni caso, adesso - per ovvie ragioni - tutto cambia: "Quando scoppia una guerra fermi tutti, ogni valutazione geopolitica si ferma, perché chi scatena una guerra non ha mai ragione". 

 

 

 

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