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Moskva, Berlusconi sull'incrociatore colato a picco: la foto che spiega l'ira di Putin

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Se ne parla come dell'evento che può cambiare la guerra in Ucraina, il riferimento è all'affondamento dell'incrociatore Moskva nel Mar Nero, colpo della resistenza ucraina per la quale la Russia ha già iniziato una dura serie di rappresaglie militari. Un affondamento ancora parzialmente avvolto dal mistero: potrebbero essere morte fino a 500 persone. Vladimir Putin, riferiscono sussurri dal Cremlino, sarebbe letteralmente furibondo per quanto accaduto.

 

 

Insomma, il Moskva al centro del mondo. Proprio quell'incrociatore su cui, 19 anni fa, l'allora premier Silvio Berlusconi venne ricevuto proprio da Putin. I due posarono sul ponte della nave che era l'orgoglio della marina russa. Era il 30 agosto del 2003, l'incrociatore era ancorato in Sardegna, al largo della Maddalena, davanti alla base militare di Santo Stefano. A quel tempo i rapporti tra il Cav e Putin erano ai loro massimi. E l'incrociatore era il fiore all'occhiello del Cremlino, tanto da volerlo portare fino alla Sardegna. Si capisce, dunque, la reazione furibonda di Putin all'affondamento: quella nave, per lui, non era una delle tante. Era "la" nave.

 

 

Sul Moskva, passarono in rassegna il picchetto d'onore e posarono per uno scatto-simbolo di quell'epoca, un epoca di pace e in cui la Russia era in ottimi rapporti con l'Europa e, quasi, pensava all'ingresso nella Nato. Altri tempi. In quell'occasione, i due presidenti parlarono della pace in Iraq, di Medio Oriente ma instradarono anche una serie di accordi economici sul gas che avrebbero da lì a poco concluso. Proprio su quel Moskva colato a picco mietendo centinaia di vittime nel Mar Nero.

 

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