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Vito Petrocelli, "imbecille o venduto ai russi". Fratelli d'Italia, il più grave dei sospetti sul grillino

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Quella Z maiuscola in mezzo alla parola " Liberazione " è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Vito Petrocelli a capo della Commissione Esteri di Palazzo Madama è uno scandalo che non può essere più tollerato secondo i colleghi parlamentari che hanno commentato l'ultima uscita "infelice" del pentastellato che ieri, festa della Liberazione ha pensato bene di trasmettere sui social un post con scritto " Buona festa della LiberaZione". La Z è quella dipinta sui mezzi militari delle forze di Vladimir Putin, è quella che campeggia sui cartelloni della propaganda russa e che viene disegnata nei cieli con la formazione acrobatica dei caccia militari di Mosca in vista della festa russa del 9 maggio. Troppo : è per questo che all'unisono i parlamentari - di e di sinistra - Imbecille o venduto ai russi poco importa. Questo squallido individuo deve dimettersi", attacca il senatore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari ; Emanuele Fiano , deputato del Pd , insinua dubbi sui suoi rapporti con Mosca: "Ci sono persone che non capiscono, magari ci sono anche persone che intrattengono rapporti con l'altra parte". Mentre Adolfo Urso, capogruppo di Fratelli d'Italia nella Commissione Esteri del Senato chiedendo che Petrocelli vada "dimissionato" elenca alcuni precedenti. "Lo fece l'allora presidente della Camera Sandro Pertini, quando nel 1974 revocò la Giunta per le elezioni proprio per la sua 'inoperatività'". E ancora: "Il 7 marzo del 1980, a seguito delle dimissioni dei suoi membri, la Commissione di inchiesta sulla strage di via Fani e l'assassinio di Aldo Moro fu sciolta dai presidenti di Camera e Senato Nilde Jotti e Amintore Fanfani per un caso simile a quello di Petrocelli che riguardava un componente la Commissione".  Ed infine nel 2009: "I presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, sciolsero la Commissione di vigilanza Rai per consentire alle forze di opposizione di eleggere un presidente da loro indicato al posto di Riccardo Villari, il quale non intendeva dimettersi".

 

 

Ma il "compagno Petrov", così è stato soprannominato Vito Petrocelli, non può essere sfiduciato e allora si cerca di fare pressing perché la decisione venga da lui che intanto è stato soprannominato. Un'ipotesi che, al momento, il senatore non sembra prendere in considerazione. Resta lo scenario delle dimissioni di massa dalla Commissione, come suggerisce Domenico Di Sanzo sul Giornale . Una diserzione che costringerebbe la presidente del Senatore Maria Elisabetta Alberti Casellati a sciogliere l'organismo ea ricostituirlo. Però in Commissione non mancano i senatori che non sono convinti della bontà della soluzione delle dimissioni di massa. E c'è chi teme di essere dirottato in una Commissione meno gradita. In Senato si paventa anche di fare richiesta al capogruppo M5s Mariolina Castellone di spostare Petrocelli in un'altra commissione prima che sia conclusa la procedura di espulsione.

 

 

E poi c'è la questione del benservito da parte dei Movimento 5 Stelle sempre più imbarazzato dai suoi comportamenti: il 22 marzo Petrocelli si era rifiutato di partecipare alla seduta congiunta di Camera e Senato per ascoltare l'intervento di Volodymyr Zelensky . Il 31 marzo si era poi rifiutato di votare il Decreto Ucraina . Il 5 aprile la decisione di buttarlo fuori, anche se il 14 aprile Repubblica spiegava che ancora non era stata fatta nessuna procedura formale. Ora la scelta di espellere il senatore è stata ribadita anche da Giuseppe Conte: "Stiamo completando la procedura di espulsione. Il suo ultimo tweet è semplicemente vergognoso. Il #25aprile è una ricorrenza seria. Certe provocazioni sono inqualificabili". Da parte sua il "compagno Petrov" potrà fare appello al Comitato di Garanzia , dove siede Virginia Raggi , che in alcune chat ha espresso posizioni simili a quelle di Petrocelli. Roberto Fico , pentastellato presidente della Camera, non ha invece doppiato: "Condivido la scelta di Conte. Credo che quella "Z" oggi rappresenti il ​​peggio e usarla è terribile".

 

 

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