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Maria Zakharova, scontro frontale con Draghi: "Il comizio aberrante di Lavrov? Ecco la verità"

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Continua a tenere banco il caso dell’intervista che Sergej Lavrov ha rilasciato a Zona Bianca, la trasmissione di Rete4 condotta da Giuseppe Brindisi. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha diffuso alcuni commenti sull’intervento di Lavrov, precisando che “l’iniziativa non è venuta da noi, ma dai giornalisti italiani”. Quest’ultimi sarebbero stati particolarmente insistenti, “dicendo che era importante mostrare tutti i punti di vista. In cosa hanno torto? Le domande poste dal presentatore le ha formulate lui stesso. Non abbiamo apportato modifiche alle domande o alla versione finale dell’intervista”.

 

 

Non è un caso che le precisazioni della portavoce Zakharova arrivino all’indomani dei giudizi espressi da Mario Draghi. In conferenza stampa il premier ha definito “oscene” e “aberranti” le dichiarazioni di Lavrov, soprattutto in merito a Hitler e agli ebrei: “Il suo somigliava più che altro a un comizio”. Non sono ovviamente d’accordo in Russia, con la Zakharova che ha insistito sulla legittimità dell’intervista di Lavrov: “Vogliamo che i cittadini italiani sappiano la verità, perché i politici italiani ingannano il loro pubblico”. Si evince chiaramente che la Russia ci ritiene l’anello debole dell’Europa e per questo prova a seminare ulteriore discordia in un’opinione pubblica già di per sé divisa.

 

 

Draghi ha però tenuto la barra dritta nel suo intervento: “In Italia c’è libertà di espressione. Il ministro Lavrov appartiene a un Paese dove non c’è libertà di espressione. L’Italia permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false. Quello che il ministro Lavoro ha detto è aberrante. La televisione trasmette liberamente queste opinioni, ma in realtà quello di Lavrov è stato un comizio. Ci si deve chiedere se è giusto accettare di invitare una persona che chiede di essere intervistata senza alcun contraddittorio. Non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee”.

 

 

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