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Ucraina, Berlusconi parla e si scatena la bomba di fango di Repubblica: l'accusa assurda

Putin e Berlusconi  

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Ancora una volta è bastata una dichiarazione di Silvio Berlusconi per scatenare il fango di Repubblica. Il Cavaliere ha espresso la sua opinione sul conflitto in Ucraina e immediatamente la corazzata rossa di vile Cristoforo Colombo si è scagliata sull'ex premier. E via dunque con le solite allusioni su presunti accordi tra il leader di Forza Italia e il presidente russo. Ovviamente Repubblica scorda invece di citare tutti i patti istituzionali e anche commerciali siglati dai dem in questi ultimi vent'anni con la Russia di Putin e inoltre scorda la mossa del Cav a Pratica di Mare con cui tentò di ricucire le ferite tra Occidente e Est. Ma tant'è.

 

Il fango di Repubblica viene declinato a colpi di titoli roboanti: "Gas e provvigioni d'oro, quanti affari nella dacia tra Vlad e il Cav". E come altro definire se non una mossa pretestuosa la foto in prima pagina di Repubblica con il Cav insieme a Putin con il classico copricapo della steppa accompagnata dal titolo "L'amico russo". Il Cavaliere ha ribadito più volte che la posizione di Forza Italia è perfettamente in linea con quella dell'Unione Europea.

 

Inoltre il Cavaliere da sempre ha mostrato la sua totale fedeltà ai principi dell'Occidente e al posizionamento saldo dell'Italia all'interno della Nato. Inutile in questo caso ricordare il rapporto solidissimo tra l'ex premier e G.W. Bush e gli Stati Uniti. Ma questo non ditelo a Repubblica. Altrimenti la macchina del fango potrebbe incepparsi. L'unica colpa di Berlusconi è quella di volere la pace...
 

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