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Giorgia Meloni, l'attacco a Draghi del 2 giugno: "Sventolo più in alto il tricolore"

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Giorgia Meloni più agguerrita che mai. Nella giornata del 2 giugno la leader di Fratelli d'Italia celebra ancora una volta il Paese: "Di fronte alle ingerenze dell'alta finanza internazionale e a chi non vede l'ora di poter svendere la sovranità e gli interessi della nostra Nazione, rispondiamo sventolando sempre più in alto il Tricolore. Oggi, 2 giugno, celebriamo la Festa della Repubblica. Viva l'Italia a testa alta, sempre". Una chiara frecciata a Mario Draghi, premier ed ex banchiere.

A lui la Meloni aveva già lanciato, pur senza mai citarlo, una chiara accusa ricordando che il presidente del Consiglio deve essere votato dagli elettori e non scelto dal Goldman Sachs. E, per essere più esplicita, ecco che si scaglia contro il governo dalle più larghe intese: "Se si mette insieme tutto e il contrario di tutto non ottieni niente di buono - tuona alla parata ai Fori Imperiali -. È gente che sta insieme per necessità e non per visione comune o per scelta. Mi chiedo se l'Italia abbia bisogno di governi come questo o se non sarebbero meglio delle sane elezioni e un governo scelto dai cittadini per fare quello che i cittadini chiedono". 

Parola dunque agli elettori, centrodestra incluso: "Anche il premier lo decidono gli italiani. Nella nostra coalizione funziona così, nel centrodestra abbiamo la regola che l’ok al premier lo diano gli italiani con il loro voto". E stando ai numeri snocciolati dai sondaggi, salvo sorprese alle politiche, proprio la Meloni potrebbe essere in lizza per la poltrona più alta di Palazzo Chigi.

 

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