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Dino Giarrusso nella Lega? Clamorosa manovra in Parlamento, voci impazzite: cosa può accadere

Tommaso Montesano
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Lo scorso 25 maggio, con una coda talmente velenosa da prefigurare un duello in tribunale con il suo ex leader Giuseppe Conte, l'europarlamentare Dino Giarrusso aveva sbattuto la porta e lasciato il M5S. Poco più di una settimana dopo l'ex Iena, secondo indiscrezioni raccolte dall'Adn Kronos, avrebbe bussato alle porte della Lega, chiedendo di entrare nel gruppo "Identità e democrazia", dove siedono gli europarlamentari del Carroccio.

 

La trattativa, secondo alcune fonti, sarebbe portata avanti direttamente dal leader del partito, Matteo Salvini, che tuttavia avrebbe deciso di prendere tempo dopo aver riscontrato più di un'esitazione tra i suoi esponenti a Bruxelles. Nel giorno del suo addio al M5S, Giarrusso non ha lesinato critiche ai grillini per il loro appiattimento sul governo Draghi.

Particolare che lo pone automaticamente sulla stessa lunghezza d'onda dei leghisti, pure loro insofferenti rispetto all'esecutivo e alla ricerca di maggiore visibilità. Giusto ieri, del resto, il suo collega europarlamentare leghista Antonio Maria Rinaldi si è detto favorevole al "nuovo acquisto": «Giarrusso vanta tantissime preferenze in Sicilia. Se approdasse alla Lega ne sarei felicissimo».

Non a caso dal Movimento si dicono tutt' altro che sorpresi per il possibile ingresso di Giarrusso nella Lega: «Nessuna sorpresa, evidentemente avrà trovato i valori che cercava e che non avrebbe mai potuto trovare nel Movimento 5 Stelle».

 

Un riferimento alle parole pronunciate da Giarrusso il giorno dell'uscita dal gruppo pentastellato: «Non sono io che lascio il M5s, ma è il movimento che ha perso i suoi valori». Uscita la notizia della sua liaison con il Carroccio, tuttavia, l'europarlamentare siciliano ha (per adesso) fatto marcia indietro: «La notizia di un mio ingresso nella Lega e nel gruppo Id in Europa è totalmente falsa, inventata, priva di fondamento. Da quando ho raccontato alcune verità, scomode e dolorose, riguardanti il M5s, si è scatenata una macchina del fango contro di me, quotidiana e continua, ben pilotata da chi dovrebbe essere guidato dall'onestà e invece è evidentemente in malafede e mosso solo dalla sete di potere e di poltrone». Insomma, si tratterebbe solo di «bufale messe in giro ad arte per colpire chi è libero e onesto».

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