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Quarta Repubblica, Lorenzo Fontana: "Se la Lega non è lì per incidere è inutile che stia al governo"

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Lorenzo Fontana è una delle voci più critiche sulla permanenza della Lega all'interno del governo. L'ex ministro del Carroccio infatti analizzando il risultato delle Amministrative ha espresso un'opinione che agiterà di sicuro le acque del governo. Ai microfoni di Quarta Repubblica, il talk show condotto da Nicola Porro su Rete 4, Fontana è stato fin troppo chiaro: "Bisogna cercare di fare squadra e non scontrarsi come è successo a Verona. Non sono per nulla soddisfatto per come sta andando questo governo, se la Lega non è lì per incidere è inutile che stia al governo". Insomma un messaggio nemmeno tanto velato che arriva dritto dritto a palazzo Chigi.

 

L'esecutivo Draghi infatti dovrà fare i conti con le tensioni che derivano dalle urne. Il centrodestra ha vinto le Amministrative, ma nelle liste si segnala il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla Lega. Un elemento non secondario in vista delle prossime politiche. E così da un lato c'è la Lega che sta al governo, dall'altro Fratelli d'Italia che invece porta avanti le sue battaglie dall'opposizione raccogliendo più consensi del Carroccio. E in questo caso le parole di Fontana che chiede un cambio di passo all'esecutivo con una maggiore attenzione alle richieste della Lega, è un segnale chiaro per Draghi ma anche per lo stesso Carroccio.

 

La scelta di sostenere l'esecutivo potrebbe avere qualche prezzo in termini di consenso. E ora, dopo il voto, in questa calda estate, tutto può succedere. Il primo appuntamento sarà il 21 giugno con la risoluzione sull'Ucraina che potrebbe creare qualche tensione nella maggioranza, ma anche il voto sulla riforma Cartabia con la Lega che sarebbe pronta a votare gli emendamenti di Fratelli d'Italia. Il duello dentro il governo (e nel centrodestra) è solo all'inizio. 

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