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Gianluigi Paragone, la profezia: "Travaglio burattinaio di Conte, che fine farà"

Gianluigi Paragone

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La crisi del Movimento 5 Stelle secondo Gianluigi Paragone, ex pentastellato e fondatore di Italexit, ha origine nel passaggio tra il primo e il secondo governo Conte. "Il M5S si è incartato quando è passato dal Conte 1 al Conte 2 da una tesi politica a un'altra che è l'opposto", spiega a Omnibus, su La7, nella puntata del 20 giugno. "In mezzo non c'è niente, un confronto, un congresso, niente", attacca Paragone. "Così il Movimento cambia pelle, cambia per propaganda la propria tesi e va dritto pensando di arrivare sempre vincente con la strategia di Rocco Casalino e di Marco Travaglio che è l'altro grande burattinaio del M5s".

L'intervento di Ginaluigi Paragone a Omnibus

 

 

E ancora, attacca il leader di Italexit: "Giuseppe Conte dice di essere d'accordo con Orsini e fa fuori Vito Petrocelli che rispetto a Orsini è un filo più moderato". Dall'altra parte, "Luigi Di Maio aveva una visione politica prima e un'altra adesso e in mezzo non c'è alcuna riflessione". Lo stesso discorso, secondo Paragone, vale per la Lega. E il risultato è che "ora si trovano tutti in un budino molle che non risolve i problemi della gente. L'astensionismo sarà la vendetta politica, uscirà allo scoperto alle prossime elezioni politiche. Diranno 'così come vi abbiamo creati, vi distruggiamo'. Italexit da 0 oggi è al 4 per cento, e se Giorgia Meloni resta nel solito centrodestra quel pezzo di elettorato anti-sistema andrà via". 

 

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