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Siccità, la furia di Giorgia Meloni: "Governo di incapaci, pagano sempre gli italiani"

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Con il caldo e la siccità, non si esclude uno stop nell'erogazione dell'acqua anche nelle fasce diurne. Un'ipotesi, questa, arrivata dopo il blocco in certe città del suo uso nelle ore notturne e solo per esigenze non vitali. Un modo, per Giorgia Meloni, per coprire all'ultimo l'ennesima toppa. La leader di Fratelli d'Italia ricorda che "il Paese è in emergenza siccità da settimane. La nostra agricoltura è seriamente minacciata e anche la produzione energetica è a rischio. Ma tutto ciò era previsto".

 

 

Addirittura, stando al suo sfogo su Facebook, "a marzo la Commissione europea aveva pubblicato un report che metteva in guardia sui rischi di 'una grave siccità che avrebbe colpito l'Italia settentrionale e in particolare il bacino del fiume Po'". Quello che poi è stato. "E da allora - viene da chiedersi - cosa ha fatto il Governo dei 'migliori'? Niente", è la replica al vetriolo della numero uno di FdI. "Ora, Ministri inadeguati e nostalgici del lockdown minacciano di chiudere i rubinetti agli italiani e di istituire zone rosse. Possibile che, ogni volta, questo Governo di incapaci debba far pagare agli italiani la sua inettitudine?". 

 

 

Una chiara frecciata al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Secondo quanto sostenuto dal portavoce Angelo Bonelli, l'Ue gli aveva inviato già mesi fa un report alquanto allarmante. Oltre al dramma siccità, l'Italia veniva messa in guardia circa l'assenza di acqua per la produzione di energia nel sistema idroelettrico. Risultato? L'esecutivo ha letto e messo da parte, per poi trovarsi a prendere provvedimenti in fretta e furia. 

 

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