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Sergio Mattarella, il nipote sostituisce Arcuri a Invitalia

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Domenico Arcuri

Alessandro Gonzato
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Domenico Arcuri silurato da Invitalia? Sembra molto più di un'indiscrezione, ma la conferma l'avremo solo oggi quando verranno rinnovati i vertici dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti controllata dal ministero dell'Economia. Arcuri, uomo legatissimo all'ex premier Giuseppe Conte, ne è amministratore delegato, e al suo posto potrebbe arrivare il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali - il quale godrebbe del forte appoggio del ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti - oppure da Antonino Turicchi, dirigente del ministero del Mef, uomo delle istituzioni.

 

 

Nelle ultime ore è circolato anche il nome di Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito e nipote del Presidente della Repubblica, ma per evidenti motivi di opportunità escludiamo che sarà lui a dirigere una delle strutture più importanti dello Stato, più di 2 mila dipendenti e 400 milioni di fatturato. Arcuri è mister milione: stando alla relazione della Corte dei Conti trasmessa alla Camera dei deputati, nel 2020 il suo stipendio tra quota fissa e indennità si aggirava a tanto. Nel 2020, lo ricordiamo per chi lo avesse volutamente rimosso e ce ne scusiamo, Arcuri è stato fortemente voluto da Conte alla guida della struttura commissariale per l'emergenza Covid, che l'uomo di Melito di Porto Salvo ha reso ancora più difficile da affrontare. In estrema sintesi: a maggio 2020 aveva promesso l'invio di 5 milioni di tamponi agli ospedali ma si era dimenticato dei reagenti; in alcune regioni aveva spedito camici simili a sacchi dell'immondizia; guanti e disinfettanti erano più introvabili della figurina di Pizzaballa; poi le siringhe che non andavano bene per i vaccini; prima i vaccini, promessi a fiume e arrivati col contagocce; alla fine i banchi a rotelle con la partecipazione straordinaria del ministro della (d)Istruzione Lucia Azzolina. Ci fermeremmo qui, ma come non ricordare che era riuscito perfino a farsi nominare commissario per la ripresa della scuola?

 

 

Sotto la sua guida è ripartita in retromarcia. Dell'indagine sulla maxi fornitura di mascherine cinesi che ha portato ad arresti e misure interdittive se ne sta occupando la magistratura. Su alcune consulenze e incarichi permangono dubbi. Dopo averlo sostituito col generale Francesco Figliuolo, Mario Draghi oggi potrebbe dare la spallata definitiva a quello che è stato uno dei volti e delle voci più temute nelle ore più buie della pandemia. Conte, già alle prese con un partito che si avvia all'estinzione, potrebbe perdere l'ultimo suo alfiere. Che però, c'è da scommetterci, non rimarrà a lungo fuori dalla scacchiera. 

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