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Mario Draghi, "grazie Speranza. Figliuolo, svolta radicale". Due provocazioni a Conte e Lega?

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Grazie agli italiani, al ministro Speranza e al commissario Figliuolo. Mario Draghi, in conferenza stampa, sottolinea tre concetti presentando il Dl Riaperture che segna formalmente l'uscita dell'Italia dallo stato d'emergenza per il Covid. "L'obiettivo del governo era il ritorno alla normalità - esordisce il premier -: riacquistare la nostra socialità, riaprire la nostra economia, far andare a scuola i ragazzi. I provvedimenti approvati oggi riconosco che questo ormai è uno stato a cui siamo arrivati".

 

 



"Oggi stiamo facendo passi verso la riapertura, ma osserviamo l'andamento della curva dei contagi", premette il premier, prima di dare giudizi più politici che tecnici. "Il Green pass è stato un grande successo - sottolinea -, l'economia è cresciuta del 6,5% l'anno scorso". "Ringrazio il governo precedente che ha dovuto prendere decisioni di una straordinaria difficoltà essendo l'Italia il primo paese colpito, che hanno aiutato a rallentare la diffusione dell'epidemia". Ma sarà di fatto l'unica nota lieta per Giuseppe Conte. Molti meriti per la gestione vengono esplicitamente riconosciuti al ministro della Salute Roberto Speranza, di cui Draghi elogia la tenacia, la resistenza alle pressioni, il sangue freddo e lo spirito di sacrificio. Parole che non saranno piaciute a tanti contestatori, specialmente nel centrodestra. E che arrivano pochi minuti dopo lo scontro in Cdm proprio tra Speranza e il ministro leghista Garavaglia, che si è detto intenzionato chiedere i danni allo stesso Speranza per conto dei ristoratori danneggiati dalla conferma dell'obbligo di Green pass per i locali al chiuso.

 

 

 

 

"Ringrazio tutti gli italiani per l'altruismo, per la pazienza che hanno dimostrato in questi anni", ha aggiunto poi Draghi, "noi siamo sempre percepiti all'estero come popolo che manca di senso civico: non è vero, gli italiani sono stati bravissimi, di questo occorre andare fieri". Quindi, l'elogio dei vaccini ("Sono stati evitati quasi 80mila decessi in più in Italia nel solo 2021") e soprattutto del commissario straordinario, il generale Francesco Figliuolo, scelto da Draghi per sostituire l'uomo di Conte, il contestato Domenico Arcuri: "La nomina di Figliuolo ha rappresentato la svolta radicale", sottolinea il premier. "Le funzioni che sono state esercitate dal commissario straordinario saranno ora in capo ad una unità per il completamento della campagna di vaccinazione e per il contrasto della pandemia, in una fase di transizione che ci accompagnerà fino al 31 dicembre. Poi tutte queste funzioni andranno al ministero della Salute".

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