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Renata Polverini, “voto lo Ius scholae”: la donna che fa saltare il centrodestra

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Renata Polverini ha creato scompiglio nel centrodestra, dichiarando che voterà sì allo Ius scholae anche se non dovesse essere accolta la modifica proposta da Forza Italia. La deputata appartenente al partito di Silvio Berlusconi, nonché ex sindacalista dell’Ugl, si è quindi smarcata dalla coalizione, ritenendo “anacronistica” la posizione delle destre sui nuovi italiani, così come “infondato” il timore che possano rivelarsi nuovi elettori del centrosinistra.

 

 

“La società è cambiata - ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica - abbiamo tanti ragazzi di seconda generazione nati in Italia, o che si sentono profondamente italiani. Che non conoscono neppure il Paese dei loro genitori. Dare loro la cittadinanza italiana dovrebbe essere scontato, se fossimo un Paese che segue le dinamiche della società. Questi ragazzi frequentano le nostre scuole insieme ai nostri figli, conoscono non solo l'italiano, ma anche i dialetti”.

 

 

Inoltre la Polverini ha assicurato che, se dovesse essere accolta la seguente modifica, tutta Forza Italia voterebbe a favore: “Riconoscimento della cittadinanza ai minori figli di stranieri che abbiamo completato un ciclo di istruzione di 8 anni, dalla prima elementare alla terza media. L'attuale testo prevede invece 5 anni di scuola, ovvero solo le elementari”. Se da Matteo Salvini non si aspetta ripensamenti, nonostante la Cei si sia espressa a favore dello Ius scholae, la Polverini nutre qualche speranza in Giorgia Meloni: “Da lei mi aspetto infatti un colpo di scena, se ci fosse uno Ius scholae legato agli otto anni di frequenza scolastica”.

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