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Governo, "M5s non vota la fiducia: elezioni vicinissime". Le indiscrezioni (anche su Di Maio)

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Pessimismo. Questa è la parola d'ordine che alberga tra i corridoio di Cinque Stelle e Pd. A quanto pare, secondo quanto riportano le indiscrezioni raccolte da Affaritaliani, i grillini sarebbero intenzionati a dare il via allo strappo. L'uscita dall'Aula dei 5 Stelle potrebbe portare a una salita al Colle di Draghi e a quel punto toccherebbe a Mattarella capire quale possa essere la strada da seguire per evitare il crollo definitivo del governo. Dalle "sacre stanze" di palazzo Chigi arriva la voce che parla di un Draghi "deluso" dai Cinque Stelle. La reazione di Conte&Co. al piano varato dal governo con un investimento di 13 miliardi per i provvedimenti anti-crisi è stata abbastanza fredda.

Draghi ha fatto sapere che non c'è spazio per un esecutivo con lui alla guida e di fato ha minacciato, tra le righe, di far saltare il banco. In questo momento l'ipotesi più accreditata per sbrogliare la matassa è quella di un nuovo colloquio tra Draghi e Conte per definire nuovamente l'agenda di governo. Il voto potrebbe toccarci a fine settembre o con un anticipo della legge di Bilancio anche a dicembre. Ma c'è anche il pallottoliere dell'Aula che gioca un ruolo da protagonista in questa crisi davvero indecifrabile.

Con la fuoriuscita di Di Maio dal Movimento Cinque Stelle, è iniziato un terremoto all'interno della truppa grillina. Almeno altri 10 parlamentari vogliono passare con Di Maio indebolendo così ancora di più la pattuglia 5s in Parlamento. Insomma, il Movimento si sta sciogliendo come un gelato all’equatore. Più si avvicinano le urne e più è probabile lo sfaldamento della creatura politica di Beppe Grillo. I sondaggi poi danno i 5s in picchiata con un crollo al 10 per cento ormai irrecuperabile. Insomma, ad oggi, le elezioni sembrano vicinissime. 

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